Siberia, sterminio di 250.000 renne per frenare l’epidemia di antrace

Il governo russo sacrificherà 250.000 renne entro il mese di dicembre, nella penisola di Yamal, Siberia, per cercare di bloccare la minaccia dell'epidemia di antrace. Un vero e proprio sterminio.

Siberia, sterminio di 250.000 renne per frenare l’epidemia di antrace

Il governo russo intende sacrificare 250.000 renne entro il mese di dicembre, nella penisola di Yamal, Siberia, per cercare di bloccare la minaccia dell’epidemia di antrace. Un vero e proprio sterminio che metterebbe fine ad un terzo di quella che è considerata la popolazione di renne più numerosa al mondo: oltre 700.000 animali vivono nella regione dello Yamalo-Nenets.

 In Siberia, l’allarme è scattato l’estate scorsa, quando la stampa locale informava di tre focolai indipendenti: il batterio del carbonchio è stato diagnosticato a luglio in 20 pastori e ad agosto un bambino di 12 anni è morto. Il riscaldamento globale ha fatto sì che si scongelasse il cadavere di un animale malato sotterratto nel ghiaccio permafrost da circa 75 anni, causando un’epidemia di antrace nelle renne locali: 2.300 esemplari sono morti a causa di questo male.

La chiamano “batterio zombie” perché si è risvegliato dopo aver trascorso anni in organismi morti: può resistere secoli. Secondo quando diffuso dal quotidiano Siberian Time, il governo regionale intende ridurre la densità della popolazione di renne: quanto più è alta, molto più velocemente si trasmettono le malattie. Il suo numero è cresciuto considerevolmente: con la caduta dell’URSS c’erano tra i 300.000 e 400.000 capi.

Nel caso dell’antrace o carbonchio ci sono tre vie di contagio: quella cutanea (tramite il contatto con animali infetti) è la più comune, ma non la più pericolosa; quella gastrointestinale che si contrae entrando a contatto con il virus mediante ingerimento di carne poco cotta o bevendo acqua contaminata e quella per inalazione di spore di antrace, mortale nella maggior parte dei casi.

Questo sacrificio di massa di renne comporta la morte prematura di questi animali e un aumento di coloro che dovranno morire. E sono tanti i pastori, con una mandria di appena 100 esemplari, preoccupati per questa crisi che potrebbe ridurli in rovina. Per questo le autorità hanno stanziato 96 milioni di rubli per compensare i nomadi in ragione delle perdite subite. Immediatamente dopo aver individuato il focolaio di antrace, le Truppe di Difesa Radiologica, Chimica e Biologica sono state inviate nella regione per realizzare prove di laboratorio sul suolo e eliminare in tutta sicurezza le carcasse degli animali contaminati.

Continua a leggere su Fidelity News