Shock in USA: bimba ritrovata viva in una stanza segreta sotto le scale dopo 3 anni dalla sua scomparsa

La piccola Paislee Shultis, scomparsa nel 2019 a soli 4 anni, è stata trovata viva in una stanza segreta sotto le scale di una casa nello stato di New York, in Usa.

Shock in USA: bimba ritrovata viva in una stanza segreta sotto le scale dopo 3 anni dalla sua scomparsa

Ci sono storie che rasentano l’assurdo ma che hanno un lieto fine. E’ quanto accaduto, ad esempio, alla piccola Paislee Shultis, una bimba di cui si erano perse le tracce nel 2019, quando aveva solo 4 anni. 

Quasi 3 anni dopo, la bambina scomparsa è stata ritrovata viva dalla polizia in una stanza segreta, sotto le scale di un’abitazione nello stato di New York, dopo essere sparita nel nulla dall’abitazione dei genitori affidatari, a Cayuga Heights, nello stato di New York. 

Il ritrovamento della piccola Paislee Shultis 

La svolta è avvenuta nei giorni scorsi quando una soffiata ha indicato la casa di Saugerties, nella contea di Ulster, come nascondiglio. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento di Kirk Shuilts Senior, 57 anni, il nonno di Paislee, intorno alle 20:00 di lunedì, ispezionando la casa per oltre un’ora prima di ritrovare la piccola, per fortuna in buone condizioni di salute, nascosta in una stanza segreta sotto la scala che conduceva a un seminterrato. 

Durante la perquisizione il detective Erik Thiele ha “notato qualcosa sulla scala che porta dal retro della residenza al seminterrato“, come ha riferito alla CBS New York il capo della polizia di Saugerties, Joseph Sinagra, prima di vedere una coperta e una luce. Dato che il proprietario dell’abitazione ha negato di essere a conoscenza di dove si trovasse Shultis, il recupero della bimba si è rivelato complesso. Gli agenti, infatti, hanno dovuto rimuovere molti dei pannelli di legno, prima di intravedere un paio di piedini. 

Paislee, per fortuna viva, era nascosta con la madre biologica, sua rapinatrice, in una stanza stretta, piccola e umida e, una volta tirata fuori, è stata portata in ospedale per accertamenti ed è risultata in buone condizioni di salute. Successivamente è stata riaffidata al tutore legale e riunita alla sorella maggiore che ha riconosciuto immediatamente. Per la donna, il compagno e il padre di lui sono scattate le manettem con l’accusa di interferenza con la custodia di un minore e di mettere in pericolo il benessere di un bambino. Sin da subito i sospetti erano ricaduti sui genitori biologici che ne avevano perso l’affidamento ma, nonostante continue perquisizioni anche nella stessa casa in cui è stata ritrovata, nessuno era riuscito a stabilire dove fosse finita. 

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