Shock in Kenya: 32enne dichiarato morto si sveglia e comincia ad urlare

Si tratta di un uomo che era stato portato in ospedale in seguito ad una caduta in casa: i parenti lo credevano deceduto ma, quando gli inservienti dell'ospedale stavano preparando la bara, lui si è risvegliato.

Shock in Kenya: 32enne dichiarato morto si sveglia e comincia ad urlare

Un episodio abbastanza sconcertante è accaduto negli scorsi giorni in Kenya. Protagonista della vicenda è un 32enne, di cui omettiamo le generalità per motivi di privacy. L’uomo era stato ricoverato in ospedale a seguito di una caduta in casa. I famigliari avevano provveduto a trasportarlo presso il nosocomio più vicino alla sua abitazione: nella struttura sanitaria il paziente è stato ricevuto in codice rosso. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, il 32enne è stato visitato forse “superficialmente” da un’infermiera, che ne aveva certificato il decesso

Di sicuro, nessuno si sarebbe aspettato ciò che sarebbe successo di lì a breve. L’uomo è stato portato in obitorio e sono cominciati i preparativi per poterlo mettere nella bara. Mentre i sanitari procedevano a rimuovere il sangue dal suo organismo con sostanze chimiche a base di formaldeide, il 32enne ha lanciato un grido di dolore. L’operazione è stata fermata immediatamente, con i medici che sono rimasti increduli. In quel momento era presente anche l’impresario di pompe funebri che era pronto a caricare la bara all’interno del carro funebre. 

Il 32enne vuole sapere come ciò sia stato possibile

Anche lo stesso protagonista della vicenda vuole vederci chiaro, e si è chiesto come sia stato possibile dichiararlo morto senza aver effettuato tutti gli esami del caso. L’uomo si è detto “felice di essere vivo”, per cui adesso avrebbe deciso di dedicare il resto della sua esistenza all’evangelizzazione. La famiglia del 32enne ritiene responsabile di quanto successo il personale sanitario, ma dal nosocomio fanno sapere che la colpa sia proprio dei parenti, i quali non avrebbero aspettato la relativa certificazione che sanciva il decesso definitivo del paziente. 

 Gilbert Cheruiyot, sovrintendente medico del nosocomio kenyano, ha affermato che a portare il 32enne in obitorio siano stati i suoi famigliari. Sulla vicenda si attendono comunque i relativi riscontri da parte delle autorità sanitarie, che stanno approfondendo il caso. La storia dell’uomo “resuscitato” in Kenya si è diffusa in tutto il mondo. 

Il personale sanitario ha fatto sapere che adesso l’uomo verrà trattenuto in ospedale per qualche altro giorno, questo in modo che su di lui si effettuino tutti gli accertamenti del caso. Le sue condizioni di salute comunque sono buone e tornerà a casa in pochi giorni. Uno zio del 32enne ha dichiarato che il suo parente soffrisse di mal di stomaco, circostanza quest’ultima che ha costretto i famigliari a portarlo in ospedale. 

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