Shock in India: trovato un feto nella pancia di un neonato di 20 giorni

Un bimbo di soli 20 giorni è stato portato in ospedale per via della sua pancia particolarmente gonfia. A seguito degli accertamenti diagnostici, i medici hanno scoperto che nell’addome del neonato era presente un altro feto.

Shock in India: trovato un feto nella pancia di un neonato di 20 giorni

In taluni casi anche la natura è in grado di tirarci dei brutti scherzi. Durante il XVI e il XVII secolo, i naturalisti erano soliti chiamare tutti gli eventi naturali fuori dal comune con il termine lusus naturae. E avrebbero probabilmente utilizzato questa espressione anche per il caso di un neonato indiano di soli 20 giorni.

Per la piccola creatura in questione, i primi giorni di vita si erano susseguiti senza nessun particolare problema. L’unica anomalia che destava le preoccupazioni dei giovani genitori era un pronunciato gonfiore addominale. Per togliersi ogni dubbio, la coppia ha deciso di portare il figlio presso l’ospedale di Ahmedabad.

Dopo i primi accertamenti, a mamma e papà è stato comunicato un referto alquanto scioccante: quello che avevano di fronte era un caso di fetus in fetu, in altre parole di feto all’interno di un altro feto. Il chirurgo gastrointestinale Bhavin Vasavada lo ha appurato per mezzo di una Tac dalla quale è risultata la presenza di un corpicino nell’addome. Il feto era pressoché formato ad eccezione di una mano che non si era sviluppata.

L’anomalia denominata fetus in fetu si genera durante le gravidanze gemellari. La rarissima malformazione dello sviluppo embrionale determina la crescita di un embrione all’interno del fratello gemello che si sviluppa correttamente. Il feto più piccolo difficilmente riesce a seguire un processo di crescita regolare: nella maggior parte dei casi rimane privo della colonna vertebrale o degli arti.

Per porre rimedio alla situazione, il neonato è stato sottoposto ad un delicata operazione chirurgica grazie alla quale è stato rimosso il fratellino. A portare a termine con successo l’intervento ci ha pensato lo stesso professor Vasavada.

Solitamente i sintomi più comuni associati al fetus in fetu sono l’ittero, il gonfiore addominale, il vomito e una anomala pressione sui reni. In taluni casi non crea però alcuna sintomatologia, passando quindi del tutto inosservato. È questo il caso di una donna accortasi del gemello “parassita” all’età di 45 anni.

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