Una storia di speranza e innovazione si è svolta di recente con il sorprendente intervento chirurgico delle gemelle Minal e Mirha, nate in Pakistan con le teste attaccate e i cervelli fusi. A un anno dalla loro nascita, le due bambine hanno subito un’operazione all’avanguardia all’Ankara Bilkent City Hospital in Turchia, grazie alla quale hanno potuto finalmente iniziare a vivere come bambini normali.
L’operazione è stata condotta dal professor Noor ul Owase Jeelani, neurochirurgo pediatrico del Great Ormond Street Hospital di Londra. L’intervento, durato tre mesi e complessivamente effettuato da un team di 60 medici, ha incluso procedure altamente rischiose. Le gemelle erano unite nella parte anteriore della testa e condividevano vasi sanguigni vitali e tessuto cerebrale. L’ultimo intervento, che ha richiesto ben 14 ore, è stato cruciale per la loro separazione.
Durante la fase post-operatoria, il professor Jeelani ha sottolineato le sfide che affrontano i gemelli siamesi dopo la separazione. Inizialmente, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca di Minal e Mirha erano elevate, ma dopo quattro giorni, quando si sono finalmente toccate le mani, i segni vitali hanno mostrato miglioramenti significativi. Attualmente, le bambine si stanno riprendendo bene e si prevede che possano tornare in Pakistan per condurre una vita normale.
Un aspetto innovativo dell’intervento è stato l’uso della realtà virtuale mista (MR), che ha permesso ai medici di simulare l’operazione in un ambiente virtuale. Questa tecnologia combina immagini tridimensionali con il mondo reale, offrendo ai chirurghi una visione dettagliata e interattiva della situazione anatomica delle gemelle. Grazie a questa simulazione basata su TAC, il team ha potuto pianificare e perfezionare le tecniche chirurgiche necessarie, rendendo l’intervento più sicuro.
I gemelli siamesi sono una condizione rara che si verifica circa una volta ogni 60.000 nascite, e solo il 5% di questi è classificato come craniopagi, cioè fusi a livello della testa. Questa situazione è spesso molto pericolosa, con circa il 40% dei gemelli che nascono deceduti o muoiono durante il travaglio. I gemelli siamesi provengono sempre da un’unica cellula uovo fecondata e sono di genere identico, con una prevalenza di femmine rispetto ai maschi.