Secondo la Nasa un giorno l’uomo potrà vivere su Marte

A detta degli esperti della Nasa, Marte non sarà mai abitabile così come lo è oggi la Terra, ma grazie alle più moderne tecnologie, si potrebbero replicare le condizioni presenti sul nostro pianeta facendo uso di una biosfera a base di aerogel di silice.

Secondo la Nasa un giorno l’uomo potrà vivere su Marte

Mentre l’intera umanità ha appena festeggiato i 50 anni dello sbarco sulla Luna, il grande obiettivo della comunità scientifica è tornato ad essere Marte. Il pianeta rosso è tuttora il prossimo traguardo dell’esplorazione spaziale, il cui obiettivo rimane l’ammartaggio di un equipaggio nel decennio 2030. Ma lo studio del nostro vicino spaziale non si concentra solamente su quello che sarà il viaggio necessario per raggiungerlo.

L’intenzione è quella di andare ben oltre: dopo aver raggiunto Marte, il passo successivo rimane quello di inviare una colonia in grado di sopravvivere in maniera autosufficiente. Proprio su questo ultimo aspetto, a tentare di fornire una soluzione sono stati i ricercatori dell‘Università di Harvard, del Jet Propulsion Lab della Nasa e dell’Università di Edimburgo. Secondo le loro conclusioni apparse su Nature Astronomy, Marte molto probabilmente non diventerà mai abitabile così come oggi lo è la Terra, ma potrà comunque accogliere delle piccole comunità all’interno di ambienti in cui saranno ricreate le condizioni favorevoli per la vita.

Per allestire un’ambiente terrestre in miniatura, sarebbe sufficiente impiantare delle cupole abitative o delle biosfere autosufficienti. A queste strutture realizzate ricorrendo all’aerogel di silice, verrebbe demandata la funzione di filtro selettivo dei raggi solari. Da una parte verrebbe quindi consentito di far transitare la luce per garantire la fotosintesi, mentre dall’altra parte verrebbero bloccate le radiazioni ultraviolette nocive per la salute.

L’aerogel di silice ha infatti elevate qualità isolanti e, per l’uso su Marte, sarebbe sufficiente uno spessore di circa 3 centimetri, più che idoneo per riprodurre il fenomeno dell’effetto serra presente sul nostro pianeta. Laura Kerber del Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha garantito che “l’aerogel di silice è un materiale promettente perché il suo effetto è passivo e non richiederebbe grandi quantità di energia o manutenzione di parti mobili per mantenere una zona calda per lunghi periodi di tempo”.

Grazie ad una serie di esperimenti condotti in laboratorio, è stato dimostrato che venendo impiegato su Marte, questo materiale sarebbe in grado di far aumentare notevolmente le temperature, portandole a dei valori più simili a quelli che si trovano sulla Terra. I test ovviamente continueranno anche in futuro, anche perché pur essendo un ambiente ostile, quello marziano rimane pur sempre quello più vivibile dopo la Terra.

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