Scoperto un nuovo antenato dell’uomo: l’Homo Naledi. Ritrovati alcuni resti.
Dalle prime informazioni era basso e con un cervello molto piccolo. Una scoperta molto importante quella che è stata fatta in queste ore in Sud Africa, luogo dove sono stati rinvenuti i resti.
Il ritrovamento del nostro antenato risalgono ad un paio di anni fa e da allora i ricercatori avevano iniziato uno studio approfondito per tracciare un identikit di questa specie. Adesso, però, i ricercatori della University of Witswaterstrand di Johannersburg sono riusciti nell’impresa ed hanno tracciato le caratteristiche principali di questo nostro nuovo ed antico cugino che è l’Homo Naledi.
Era alto intorno al metro e cinquanta ed aveva un cervello molto piccolo, ma probabilmente già abbastanza sviluppato. Ci sono voluti anni di studio per arrivare a queste importanti conclusioni, che segnano un momento storico nella storia delle nostre origini.
Già, perché i ricercatori sono concordi nell’affermare che l’Homo Naledi non soltanto sia un nostro antenato ma sia una delle specie più primitive di Homo mai ritrovate e di conseguenza studiate fino a questo momento. Una scoperta davvero importante, quindi, che ci permette di conoscere sempre di più e sempre meglio tutto quello che è successo nei secoli passati, ma soprattutto di comprendere ancora più a fondo la profonda evoluzione che la nostra specie ha avuto fino ad arrivare ad oggi.
Un nuovo tassello che si aggiunge, quindi, alle informazioni che i ricercatori hanno sempre avuto fino a questo momento. La scienza d’altronde è sempre in continua evoluzione e sono tante le pagine ancora da scrivere e le scoperte ancora da fare per comprendere chi siamo e cosa siamo stati in passato.
Da oggi, quindi, abbiamo un nuovo antenato di cui conosciamo ancora poco ma non si esclude che ulteriori studi non possano fornirci maggiori dettagli sull’Homo Naledi per farcelo conoscere meglio e di conseguenza farci capire meglio da chi discendiamo.