Scoperti 7 esopianeti a 40 mln di anni luce: 3 nella fascia abitabile

Nella giornata del 22 Febbraio, la Nasa - in diretta mondiale - ha confermato la scoperta di 7 nuovi mondi a 40 milioni di anni luce dalla Terra: orbitanti attorno a una nana rossa, sarebbero rocciosi, simili alla Terra, e potenzialmente abitabili.

Scoperti 7 esopianeti a 40 mln di anni luce: 3 nella fascia abitabile

Nel corso della giornata di ieri, con una conferenza stampa in diretta mondiale (in Italia, erano le 19), l’ente spaziale americano, meglio noto come NASA, ha comunicato una scoperta eccezionale: a 40 anni luce dalla Terra esistono 7 esopianeti simili alla Terra, dei quali ben 3 nella fascia di abitabilità della sua stella.

La Nasa, già da qualche giorno, aveva annunciato la conferenza in questione, lasciando trapelare l’argomento, la scoperta di esopianeti, e l’eccezionalità della scoperta. A conti fatti, le attese sono state ben ripagate. Secondo i dati, pubblicati in contemporanea anche sulla rivista Nature, la stella al centro del nuovo sistema planetario è distante 40 milioni di anni luce dalla Terra, è una longeva nana rossa (più piccola e “fredda” del Sole), e si chiama TRAPPIST-1, dal nome dell’osservatorio TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope-South), gestito dall’Università di Liegi e situato in Cile (nella zona montuosa di Cerro La Silla).

L’osservatorio in questione, a Maggio, rilevò – con osservazioni indirette (pari a mini-eclissi) – la presenza di 3 pianeti attorno alla nana rossa: i dati furono condivisi con la comunità scientifica che, grazie ad altri telescopi (es. il Very Large Telescope dell’ESO, l’Hubble Space Telescope, e lo Spitzer), ha confermato la scoperta, ampliandone la portata ad un totale di 7 pianeti.

Questi ultimi hanno tutti una composizione rocciosa, con dimensioni comparabili con quelle terrestri, e temperature simili: considerando la distanza dalla nana rossa, potrebbero ospitare tutti dell’acqua, anche se i primi 3 potrebbero essere troppo caldi, e l’ultimo della serie ricoperto di ghiaccio. A parte questo, ben 3 pianeti del sistema planetario si troverebbero nella cosiddetta fascia di abitabilità (“Goldilocks”), che contempla acqua liquida in superficie, e possibile sviluppo di forme di vita. 

In attesa di procedere ad ulteriori misurazioni, la Nasa ha snocciolato alcune curiosità sul nuovo sistema planetario: i pianeti che lo compongono avrebbero orbite più strette, viste le piccole dimensioni della nana rossa centrale, e questo farebbe sì che, trovandosi su uno di questi, sarebbe possibile vedere gli altri, con dettagli anche molto ampi a livello metereologico, e di formazioni geologiche.

Tuttavia, sembra che tutti questi pianeti rivolgano sempre la stessa faccia alla nana rossa, il che vorrebbe dire che, su una parte di essi, sarebbe sempre giorno mentre, sull’altra, vigerebbe la notte eterna (con conseguenti, basse, temperature).

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