Scomparso il sottomarino per le visite al relitto del Titanic, a bordo 5 persone

Corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo sommergibile utilizzato dai turisti per visitare il Titanic. A bordo 5 persone, tra cui il miliardario Hamish Harding, che hanno pagato 250mila dollari per il tour, e alle quali rimangono 72 ore di ossigeno.

Scomparso il sottomarino per le visite al relitto del Titanic, a bordo 5 persone

È in corso una vera e propria lotta contro il tempo per ritrovare un sommergibile scomparso che non è stato più visto da quando è stato varato ieri mattina per portare i turisti a visitare il relitto del Titanic. La Guardia Costiera di Boston e quella canadese sono entrambe entrambe impegnate nella ricerca del sottomarino, gestito dalla compagnia turistica OceanGate Expeditions.

Il relitto della nave più famosa della storia si trova a 486 miglia dall’isola di Terranova ed è adagiato sul fondale fangoso dell’Oceano Atlantico ad una profondità di 3810 metri. OceanGate Expeditions è l’unica compagnia che offre ufficialmente la possibilità di visitare il relitto, e alla “modica” cifra di 250mila dollari, offre una spedizione di otto giorni alla scoperta del Titanic a bordo di un mezzo in fibra di carbonio.

A partire dalle 13:00 di lunedì, ora locale, al sottomarino erano rimaste solo 72 ore di ossigeno, secondo l’ammiraglio John W. Mauger della guardia costiera degli Stati Uniti che guida lo sforzo coordinato tra più nazioni per ritrovarlo. Tra le persone disperse a bordo anche il miliardario britannico Hamish Harding, che aveva pochi giorni fa pubblicato con entusiasmo su Instagram la notizia che avrebbe a breve iniziato l’immersione dopo un periodo di maltempo.

La nave da spedizione Polar Prince è partita da St Johns a Terranova sabato, con il lancio del sommergibile che è avvenuto intorno alle 4 di domenica. La OceanGate Expeditions non ha rivelato da quanto tempo hanno perso i contatti con il mezzo, ma l’autonomia di ossigeno disponibile è di 96 ore, quindi i giorni sono contati.

La Guardia Costiera non ha navi o sottomarini disponibili per salvare il mezzo dal fondo dell’oceano e che sono in arrivo altri aiuti. “Non disponiamo di attrezzature in loco in grado di eseguire un’indagine sul fondo … ci sono molti detriti [su questo relitto], quindi la localizzazione sarà difficile“, ha spiegato Mauger, aggiungendo che al momento la priorità è quella di localizzare il sommergibile.

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