Siamo abituati a vedere le star di Hollywood votarsi pubblicamente ad una qualche causa benefica. Ci sono i paladini dell’ambiente, della ricerca scientifica, dei diritti delle donne e delle minoranze.
Scarlett Johansson si è recentemente schierata per una causa meno famosa e meno popolare: la persecuzione degli attivisti dei diritti umani in Egitto. Lo ha fatto con un brevissimo video in cui appare struccata, con i capelli raccolti e vestita normalmente.
La Johansson nel video si sveste dei panni da diva e va dritta al punto esordiendo con: “Far sentire la propria voce in Egitto oggi è pericoloso” . Con voce calma e chiara spiega agli spettatori che in Egitto quattro attivisti sono in carcere con false accuse di terrorismo, ma la loro unica colpa è quella di difendere i diritti degli egiziani contro un sistema che l’attrice definisce criminale.
I quattro arrestati sono infatti tutti legati alla associazione egiziana per i diritti personali Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights) che da anni lotta contro le ingiustizie del governo. Seppur brevemente, l’attrice si sofferma sulle condizioni di ognuno dei quattro uomini: Karim Ennarah che si è appena sposato e passará il suo compleanno in carcere; Gasser Abdel Razek che costretto a vivere in una cella gelida senza coperte; Mohamed Basheer la cui famiglia non può fargli visita o avere sue notizie, e infine Patrick Zaki torturato subito dopo l’arresto.
Gasser è il direttore di Eipr, Basheer il responsabile amministrativo, Karim quello per Giustizia penale e Patrick Zaki, la cui vicenda è nota in Italia, è un semplice studente attivista. Ciò che lega i quattro detenuti e la reale motivazione della detenzione è pertanto evidente e la Johansson lo ribadisce dicendo che sono stati arrestati per il loro lavoro compiuto lottando per la dignità degli altri.
Il video si conclude con la richiesta di scarcerazione e gli auguri di buon compleanno a Karim e un commosso “non sei solo”.
Le reazioni al video
Il video è stato riportato negli Stati Uniti da diversi media tra cui il NYT riscuotendo apprezzamenti. In Italia il video pubblicati da Quotidiano.net con i sottotitoli ha scatenato invece molti commenti negativi. C’è chi si chiede perché non citi i pescatori siciliani o altri soggetti detenuti ingiustamente. Chi critica il suo aspetto o definisce gli arrestati terroristi. Non mancano gli apprezzamenti , anche se sono molto pochi, e chi la ringrazia invece per averci messo la faccia, e al naturale, per una causa a cui non si dedica abbastanza attenzione nonostante la questione sia legata anche al caso di Giulio Regeni.