La notizia che arriva dalla Russia, precisamente da Kemerovo Oblast, una regione che si estende quasi fino in Siberia e prevalentemente montuosa ed impervia, dove il governante Aman Tuleyev crede che motivare i suoi esattori delle tasse sia tra le priorità: infatti, in quella remota regione della Russia è molto difficile far pagare le tasse agli abitanti, specialmente dagli esattori del governo che, vista la difficoltà a raggiungere i luoghi abitati, abbandonano a priori l’impresa.
Il governatore ha quindi deciso di operare sulla psiche degli esattori, cominciando dal fargli amare i soldi. Come? E’ stato abbastanza facile, infatti ha cominciato regalando loro del sapone al profumo di denaro. Sembra una cosa molto bizzarra ma sta già dando i suoi frutti; infatti, gli esattori hanno apprezzato particolarmente il gesto ed hanno iniziato a spingersi nelle aree più impervie della regione, riuscendo a portare nelle casse del governatore tasse che non erano mai stati capaci di raccogliere in precedenza.
Sta di fatto che l’idea del governatore ha anche fondamenti scientifici; infatti, nel 2011, uno studio giapponese ha dimostrato che se i dipendendi sentono il profumo del denaro, aumentano la propria produttività. Nonostante ciò, è la prima volta che un ente governativo adotta simili stratagemmi, si vede che dovevano essere proprio alle strette.
Secondo l’opinione di Tuleyev, il gesto è più una cosa simbolica; infatti, con questa mossa, vuole sottolineare ai suoi esattori quanto sia importante il loro lavoro e che non devono lasciar correre quando si trovano di fronte all’evasione e all’elusione fiscale: abitare in una zona impervia non esula gli abitanti dal dover pagare le tasse.
La prima volta che era stato ideato un sapone con una simile fragranza è stato nel 1998 da un artista austriaco, ma le interazioni che hanno gli aromi sul cervello sono da tempo dimostrate; forse sarà davvero questo il modo per far nascere negli esattori fiscali russi la voglia di legalità e di espletare il loro dovere al meglio delle loro capacità. Se l’esperimento avrà esito positivo, quindi, potremmo aspettarcelo anche dai nostri governi.