Stephen O’Loughlin, 49enne, ha ucciso il figlio Pierce, di 9 anni, con un colpo d’arma da fuoco alla testa, per poi togliersi la vita in un appartamento di San Francisco.
A ritrovare i 2 corpi senza vita dell’omicida-suicida e del povero bambino, è stata la ex moglie, dalla quale l’uomo aveva divorziato nel 2016, allarmatasi quano ha scoperto che il figlio non era andato nela prestigiosa scuola cattolica, la Convent and Stuart Hall. Tra i due ex coniugi era in corso una battaglia legale per l’affidamento di Pierce, soprattutto sotto l’aspetto dell’assistenza sanitaria da destinargli e, proprio il giorno precedente il tragico avvenimento, si sarebbe dovuto tenere il processo per l‘affidamento esclusivo, chiesto dalla ex moglie, la 41enne Lesley Hu, ma l’udienza è stata poi rinviata a marzo.
Il movente
Le forze dell’ordine, allertate dalla ex moglie, si sono precipitate nell’appartamento nel Marina District di San Francisco e, dalla scena del crimine che si è presentata davanti ai loro occhi, hanno subito intuito quel che era accaduto. Il manager omicida/suicida sosteneva da anni posizioni no-vax e complottiste. Secondo lui il siero avrebbe permesso al governo di controllare mentalmente le persone.
Unitosi ad un gruppo New Age nel 2012, era convinto che il governo usasse il controllo mentale sugli americani. Si era rifiutato di vaccinare il figlio fin da quando era piccolo, convinto che la salute cagionevole del suo Pierce, soggetto a molte allergie, fosse legata ad un danno a seguito di una vaccinazione fatta da neonato.
O’Loughlin aveva acconsentito alla vaccinazione anti- Covid del figlio lo scorso martedì, ma poche ore dopo ha compiuto il gesto estremo proprio per impedire che venisse vaccinato . Essere talmente ossessionato dal vaccino e dalla possibilità che sia uno strumento di controllo del governo e dei poteri forti, al punto da uccidere e uccidersi? Si, è accaduto questo, ed il movente è da attribuirsi ad un disturbo ossessivo dell’uomo, acuitosi con lo scoppio della pandemia.