Russiagate, Trump è "pronto a testimoniare sotto giuramento”

Mentre i vertici della commissione intelligence della Camera chiedono alla presidenza eventuali registrazioni o appunti sulle conversazioni con l’ex capo dell’Fb. Trump si difende

Russiagate, Trump è "pronto a testimoniare sotto giuramento”

Dopo la deposizione al Senato di James Comey, ex capo dell’Fbi, sulle pressioni subite nel Russiagate, invece di liberare il campo dai chiacchierii sulla Casa Bianca, come aveva chiesto Donald Trump prima di licenziarlo, ha mosso un formicaio. Intanto il presidente su Twitter continua a difendersi: “Nonostante tante false affermazioni e bugie, totale e completa discolpa… e Wow, Comey è una gola profonda!“.

La conferenza stampa, in diretta mondiale, alla Casa Bianca con il presidente della Romania, ha fatto il resto: l’audizione di Comey sta a dimostrare che con la Russia “non c’è stata nessuna collusione“, e la giustizia, non è stata ostacolata, “è un leaker“, ha affermato il presidente pronto “al 100%“, sotto giuramento a dare la corretta versione dei fatti circa Comey e all’indagine nel Russiagate sull’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn. I loro colloqui sono stati registrati e presto farà sapere qualcosa sui nastri.

I vertici della commissione intelligence della Camera che stanno indagando sul Russiagate hanno chiesto registrazioni – se esistono, o appunti al consigliere legale della Casa Bianca sulle conversazioni con l’ex capo dell’Fbi, entro il 23 giugno.

Nel Russiagate si sono fatti i nomi di Jared Kushner, genero-consigliere, di Jeff Sessions, ministro della Giustizia e di Serghiei Kisliak, ambasciatore russo in Usa. Kushner, tra fine giugno e inizio luglio dovrà chiarire l’incontro di dicembre con Kisliak sulla creazione di un canale segreto direttamente collegato al Cremlino, e quello – sempre in dicembre – con Serghiei Gorkov, un uomo di Putin.

Comey legalmente non corre alcun rischio, ma è esposto all’accusa di aver agito nel sottofondo per vendetta. Così la pensano molti repubblicani e media conservatori. Per i “Dem” è “Abuso di potere”.

Tutto ora è nelle mani di Robert Mueller, procuratore speciale.

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