Russia, Putin intende risvegliare il temuto KGB?

Il presidente russo, Vladimir Putin, starebbe preparando una grande ristrutturazione dei servizi di sicurezza del suo paese, volta a riportare in vita il temuto KGB, agenzia di inteligence dell'Unione Sovietica per circa 40 anni.

Russia, Putin intende risvegliare il temuto KGB?

La notizia della vittoria delle elezioni parlamentari da parte del Russia Unita, il partito di Vladimir Putin e Dmitri Medvedev, non ha sorpreso nessuno, ma un articolo pubblicato su uno dei quotidiani più letti nella nazione, il Kommersant, ha messo in allarme tutto l’Occidente: il KGB, ovvero il Comitato per la Sicurezza dello Stato creato nel 1946, sta per fare ritorno sotto forma di ministero.

Il presidente della Russia, ex funzionario dei servizi segreti sovietici, si è, infatti, proposto di risvegliare dal suo letargo di 25 anni, il temuto KGB, il mostro repressivo che ha segnato il XX. Mosca ha in programma di rilanciare i servizi segreti sotto una grande riorganizzazione delle forze di sicurezza e di intelligence.

Secondo quanto riportato dal quotidiano russo, la nuova riforma unirà in un solo organo di governo una parte dell’Fsb (gli attuali servizi segreti della Russia), il Svr (intelligence russa all’estero) e il Fso, servizio federale di protezione. Questo ente prenderà il nome di “Ministero di Sicurezza dello Stato”, con poteri quasi illimitati che ricordano, appunto, quelli di cui godeva il KGB. Mentre il Ministero delle Situazioni di Emergenza verrà sciolto e i suoi compiti verranno attribuiti al Ministero della Difesa e al Ministero degli Interni.

Il ministero della Sicurezza di Stato non indagherá solo casi aperti dal Comitato investigativo federale e dal ministero degli Interni, ma svolgerá anche procedure di supervisione su queste due istituzioni. Tutte queste modifiche saranno applicate rima delle elezioni presidenziali del 2018.

Va ricordato che il Kgb non era un servizio di sicurezza tradizionale, nel senso occidentale – ossia un’agenzia incaricata di proteggere gli interessi di un paese e dei suoi cittadini. Il suo compito principale era proteggere il regime. Tra i suoi compiti c’era anche la caccia a spie e dissidenti, la supervisione dei media, degli sport, e persino della chiesa. Svolgeva operazioni sia all’interno che all’esterno del paese, ma in entrambe le sfere il suo compito principale era sempre quello di tutelare gli interessi di chi risiedeva al Cremlino. E con questo nuovo ministero, praticamente si assisterebbe ad un ritorno alla forma.

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