Siamo a febbraio, un mese freddissimo. Ancor più freddo se ci si trova nella regione più fredda del mondo, la gelida Siberia. E la storia che vi andiamo a raccontare, fa gelare il sangue nelle vene anche qui in Italia. Nella città di Krasnoyasrk, infatti, una nonna di 51 anni ha accoltellato ripetutamente il suo nipotino, di appena 5 anni. Il motivo? La donna non trovava il telecomando.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, al momento del crimine la nonna si trovava da sola in casa con il piccolo nipote, e avrebbe iniziato ad innervosirsi perché non trovava il telecomando della televisione. La donna, annebbiata dai fumi dell’alcol, avrebbe cominciato a chiedere al suo nipotino dove fosse il suo telecomando, agitandosi sempre più. Il piccolo, vistosi attaccato dalla nonna, avrebbe cominciato ad accampare una serie di scuse (è un bambino di 5 anni, non dimentichiamolo mai), che avrebbero fatto innervosire ancora di più la nonna. Fino a qui, non c’è niente di strano: può capitare che ci si innervosisca col proprio nipotino; non dovrebbe capitare, ma può succedere. E’ quello che è successo in seguito che lascia allibiti: in un crescendo di nervosismo, la donna avrebbe avuto un raptus di follia e ha accoltellato ripetutamente il bambino, lasciandola in fin di vita.
Nonostante le gravi ferite riportate, fortunatamente il nipotino è riuscito a sopravvivere, ma ha riportato seri danni, permanenti, al fegato. Secondo un comunicato dell’ufficio di Krasnoyasrk, “il piccolo è stato accoltellato tre volte allo stomaco e al torace“. Dopo l’arresto, la donna è stata sottoposta a dei test psicologici: era ubriaca, ma è risultata sana di mente. La notizia del giorno è che, dopo i test, la donna è stata condannata a 6 anni di carcere. Nessuna attenuante per lei: la volontà nel colpire il nipotino, nonostante in quel momento fosse ubriaca, ha prevalso nela sentenza dei giudici del tribunale di Krasnoyasrk.