Nelle ultime ore ci sono state due esplosioni davvero intense all’interno della metropolitana di San Pietroburgo, in Russia. Gli scoppi si sarebbero verificati all’interno dei vagoni ed i morti accertati sono almeno 10. Si contano per ora almeno 50 feriti di cui molti bambini.
A causare l’esplosione sono stati degli ordigni artigianali, e le stazioni coinvolte sarebbero addirittura due: Sennaya Ploshad e Teknologhiceskij Institut.
La prima esplosione sarebbe avvenuta all’interno del tunnel tra le due stazioni, invadendo così entrambe dal fumo; la seconda esplosione sembrerebbe avvenuta proprio dentro ad un vagone che arrivava a Teknologhiceskij Institut da Sennaya Ploshad. Le linee sono state tutte quante chiuse e la città è in allarme.
Nel frattempo è stato trovato un terzo ordigno inesploso in un’altra stazione della metro di San Pietroburgo, quella di Ploshchad Vosstaniya.
Le foto che iniziano a circolare sul web raffigurano il vagone completamente sventrato ed il fumo all’interno della stazione. Ancora non è stato rivendicato l’attacco, ma tutte le stazioni sono state evacuate e rafforzata la sicurezza nella stazione di Mosca.
Le notizie ovviamente sono in divenire, la cosa certa è che sono stati colpiti i punti di scambio in cui si incrociano addirittura tre linee della metro. La cosa più importante da capire ora è se si tratta di un atto di terrorismo internazionale o interno, anche se è chiaro che sia stato un attacco rivolto proprio a Putin, poichè è stata colpita la sua città natale, nonché la città in cui si trova attualmente.
Anche Putin ha dichiarato che non si può eliminare l’opzione di un atto di terrorismo, ma di mantenere la calma per aiutare i soccorsi e per evitare di farsi prendere dal panico.
Ancora non è chiaro come siano riusciti a far entrare degli ordigni tanto potenti in una metro così controllata.