Russia, costringe l’amico che abusa di sua figlia a scavarsi la fossa e lo uccide

Dopo aver scoperto filmati agghiaccianti in cui la figlia subiva molestie dal suo amico o presunto tale, un padre ha deciso di vendicarsi uccidendolo e poi facendogli scavare la fossa per seppellirlo.

Russia, costringe l’amico che abusa di sua figlia a scavarsi la fossa e lo uccide

I casi di bambini abusati sono all’ordine del giorno e, spesso, i colpevoli sono in famiglia oppure tra persone che si conoscono e frequentano tutti i giorni sulle quali si ha la totale fiducia. Un padre, dopo aver scoperto che il suo amico abusava della sua bambina, ha deciso di farsi giustizia da solo, compiendo una vendetta scioccante per cui è stato condannato dal tribunale. Qui cerchiamo di fare il punto di quanto accaduto. 

Gli amici sono esseri preziosi e la fiducia è il primo requisito per poter costruire una amicizia sincera e duratura. Deve averla pensata allo stesso modo anche un padre che, in Russia, fidandosi dell’amico, gli ha affidato, come faceva sempre, la figlia di 6 anni, ma mai avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. 

Il padre, controllando il telefonino del suo ormai ex amico Oleg, ha scoperto filmati e immagini di abusi con protagonista sua figlia. Il suo amico o presunto tale era un pedofilo. I video sul suo cellulare mostravano riprese agghiaccianti in cui Oleg costringeva la bambina ad atti e rapporti sessuali con lui. Una vicenda che ha riportato The Sun con un esito atroce.

Nel video si sentono anche le voci della bambina che supplica e prega l’uomo di smetterla perché così non riesce più a farcela. A quel punto, il padre della bambina ha portato il suo amico nei boschi, dove lo ha costretto a scavare una fossa. Poi lo ha accoltellato ripetutamente e lo ha seppellito nella stessa fossa da lui scavata. 

Una ricostruzione fatta dalla stessa polizia che non trova conferma. Si pensa che la morte di Oleg sia dovuta ad un incidente oppure a un suicidio. Il padre della bambina, inizialmente, è stato accusato di omicidio. Nel paese russo, in seguito a quanto accaduto, si sono sollevate delle proteste  a sostegno del padre che è stato condannato dal Tribunale a istigazione al suicidio e incarcerato per 18 mesi.

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