Russia censura foto gay di catalogo IKEA scelta dai clienti

In Russia i clienti IKEA avevano scelto una coppia gay come copertina per il nuovo catalogo. Ma dopo pochi giorni l'immagine è stata rimossa "per richiesta dei partecipanti", dietro l'ombra delle pressioni politiche.

Russia censura foto gay di catalogo IKEA scelta dai clienti

Essere gay in Russia non è affatto semplice, specialmente di questi tempi: negli ultimi anni si sono moltiplicate le affermazioni anti-omosessuali pronunciate da istituzioni politiche, sportive e mediatiche locali, e lo stesso Vladimir Putin ha più volte ostentato il proprio disgusto nei confronti dell’omosessualità, incitando egli stesso all’omofobia in diversi interventi pubblici.

Così quando sulla copertina dell’ultimo catalogo IKEA in Russia era apparsa la foto di due giovani gay che si abbracciavano l’un l’altro, è subito scoppiato il caso. La fotografia è stata scelta dagli stessi utenti mediante il concorso “Face from the cover“, grazie al quale qualsiasi coppia poteva inviare la propria fotografia ad IKEA per apparire sul prossimo numero del catalogo del colosso svedese.

Sono stati in molti a presentarsi davanti agli obiettivi dei fotografi incaricati di raccogliere le immagini all’interno dei punti vendita IKEA, nella speranza di raccogliere il maggior numero di like e potersi così ammirare sulla rivista della multinazionale. “Un approccio creativo ed il buonumore aumenteranno le possibilità di vincità!“, veniva suggerito nel concorso.

Tuttavia a spuntarla non era stata una tradizionale coppia di giovani genitori – ineluttabilmente un uomo ed una donna – come ci si sarebbe potuti aspettare visto il contesto socioculturale, bensì due ragazzi gay teneramente abbracciati davanti ad un tavolo apparecchiato sobriamente (ma con gusto) con tanto di romantico candelabro. La coppia aveva riscosso la bellezza di 7.639 voti, quasi 6.000 in più rispetto alla seconda foto in graduatoria.

Sostanzialmente uno smacco umiliante per l’omofoba Russia di Putin, una nazione apertamente schierata contro ogni genere di manifestazione di omosessualità, nella quale persino la cosiddetta “propaganda gay” rappresenta un reato punibile per legge. Tant’è che l’epilogo della vicenda purtroppo è sembrato già scritto sin dal primo istante, e non ha tardato a concretizzarsi.

Quello scatto è stato infatti improvvisamente eliminato dal sito del concorso, ed al suo posto campeggia ora laconica e lapidaria la dicitura: “La foto è stata rimossa su richiesta dei partecipanti“. I diretti interessati non hanno fornito spiegazioni di alcun genere in merito al misterioso e repentino “ripensamento”, ma visto il contesto in cui si è svolta la vicenda – una realtà nella quale i gay vengono quotidianamente equiparati ai criminali della peggior specie – l’ombra delle pressioni politiche dietro la decisione di IKEA rimane tristemente tangibile.

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