Undici prostitute ed i rispettivi clienti di un bordello di San Pietroburgo (Russia) sono stati fatti sfilare completamente nudi tra le strade dell’ex Capitale del fu Impero russo, in seguito ad un feroce blitz operato da parte della polizia. Tutto è partito dalla soffiata di Viacheslav Datsik, famoso artista marziale noto per le sue posizioni estreme contro la prostituzione, ma non solo.
Viacheslav Datsik è stato infatti autore di numerosi crimini in Russia, tra i quali diverse rapine a mano armata effettuate tra il 2006 ed il 2007, dopo avere appeso i guantoni al chiodo (ma non solo: l’ex kickboxer è dichiaratamente neonazista, antisemita, anticristiano e si fa chiamare “Tarzan Rosso”, proclamandosi figlio del dio slavo Perun; non a caso, ha passato lunghi anni di internamento all’interno di cliniche psichiatriche).
Nonostante i suoi trascorsi, Viacheslav gode ancora di moltissimo credito in Russia, specialmente tra le forze dell’ordine, a causa delle sue posizioni estremamente ultranazionaliste. E quando è partita la telefonata, i poliziotti hanno deciso di dare a prostitute e clienti una lezione veramente umiliante.
Il raid è stato effettuato in piena notte, ed i sospettati sono stati fatti dapprima denudare, completamente; poi sfilare vergognosamente per le strade di San Pietroburgo, davanti agli occhi di passanti e turisti allibiti. Alcuni di loro hanno scattato fotografie, altri hanno ripreso la scena con i propri smartphone.
Le cronache locali riportano che tre clienti sono riusciti a sottrarsi all’umiliazione scappando da una porta posteriore, mentre tutti gli altri sono stati costretti dalla polizia a marciare nudi per la città. Solamente a “passeggiata” finita, le forze dell’ordine hanno provveduto ad arrestare clienti e prostitute. Una “giusta punizione“, è stato definito l’episodio agli organi di polizia locali.