Terrore a San Pietroburgo, in Russia. Si contano almeno nove morti e più di venti feriti nell’esplosione avvenuta nel pomeriggio in Russia. Per ora il bilancio è provvisorio con nove morti e venti feriti, ed è stato dato dal comitato antiterrorismo Russo. Si conta anche un bambino tra i feriti, ma purtroppo col passare delle ore il bilancio può aumentare.
L’esplosione è avvenuta in metropolitana, tra la stazione di Sennaya Ploshchad e quella di Teknologicheskiy. La metropolitana di San Pietroburgo, costruita nel 1955 e seconda solo a quella di Mosca, è visitata anche come meta turistica perché alcune stazioni sono tra le più belle al mondo, ed è quindi spesso piena di turisti che vengono da tutto il mondo. Sulla rete e sui social si stanno diffondendo immagini delle pensiline invase di fumo e delle persone che scappano dal luogo. Secondo la stampa Russa, si tratta di ordigni composti da più di 200-300 grammi di tritolo.
Parla anche il presidente Vladimir Putin: “I motivi al momento non sono chiari, non escludiamo nessuna pista: né quella criminale, né quella terroristica”, sottolineando che le indagini sono ancora in corso, mentre in queste ora si sta incontrando con Alexander Lukashenko.
Ci sono alcunte testimonianze, tra cui di un Italiano, Fabio Mastrangelo: “C’è grande preoccupazione. Ovviamente ognuno chiama i propri amici e i propri cari per assicurarsi che stiano bene e non siano stati toccati da quanto è successo in un orario in cui la metropolitana è affollatissima”. Proseguendo dicendo che era improbabile pensare che sarebbe potuto succedere a San Pietroburgo.
Non è la prima volta che però la Russia riceva attacchi di tipo terrostico: Nel 2010, i ribelli Ceceni promisero un attacco alla Russia, e stesso in quell’anno causarono 38 morti. Nel 2009 invece, su un treno ad alta velocità esplose una bomba che causò 29 morti. Molti miliziani di Isis sono di origine cecena. La Russia è impegnata sia nella lotta all’Isis sia al fianco di Assad nella guerra in Siria.