Nel passato una delle più grandi paure di molti era quella di essere dichiarati morti e sepolti vivi, occorrenza che poteva accadere spesso quando non c’erano i sofisticati mezzi tecnologici odierni per confermare se una persona è effettivamente deceduta o meno. È proprio perché oggigiorno non dovrebbe accadere che fa notizia la storia di Zinaida Kononova, una 81enne russa che è “tornata in vita” dopo essere stata dichiarata morta in ospedale.
La donna si trovava in ospedale per sottoporsi ad un intervento per rimuovere una ostruzione intestinale, quando qualcosa è andato storto, ed è stata dichiarata morta e portata in obitorio alle 1:10 di notte. La mattina dopo alle 8 una impiegata dell’obitorio è arrivata al lavoro ed ha trovato la donna viva sul pavimento della stanza. Zinaida si era risvegliata nel corso della notte ed era caduta dal tavolo dell’autopsia nel tentativo di scappare dal macabro luogo. Richiamato dalle urla, un autista di ambulanza è accorso ed i due hanno riscaldato l’anziana donna con delle coperte e chiamato subito i soccorsi.
L’ospedale ha chiamato Tatiana Kulikova, la nipote della 81enne, che si è sentita dire da un dottore al telefono: “Abbiamo una situazione inusuale. È viva“. La nipote si è dichiarata felice della notizia, ma si chiede come sia potuto succedere e vuole fare luce sulla vicenda, annunciando l’intenzione di denunciare l’ospedale.
Roman Kondratenko, direttore dell’Ospedale di Gorshechensky, è stato sospeso mentre le indagini sono in corso. Il direttore provvisorio dell’ospedale, Alexander Vlasov, ha dichiarato: “Per 30 minuti la paziente è stata sottoposta a manovre di rianimazione. La Sig.ra Kononova non ha dato riscontro, quindi ne è stata dichiarata la morte biologica“.
In seguito allo scandalo un dottore e l’anestesista hanno poi confessato di aver mandato la donna in obitorio 1 ora e mezza dopo la morte dichiarata, anziché due ore dopo come da protocollo. “L’anestesista è molto preoccupata“, ha detto Vlasov. “Si sente in colpa e abbiamo paura per lei. Tutti commettono errori. È ancora incerto cosa accadrà alla sua carriera.“