Lety è una piccola cittadina della Repubblica Ceca come tante: case di campagna, il comune, un distributore di benzina e il solito negozio dove si può trovare tutto quello di cui si ha bisogno. Ma Lety, in realtà, non è una città come le altre: qui, infatti, si è scritta un’importante pagina di storia dei rom europei. A Lety si trova infatti uno dei più grandi campi di concentramento dei rom, rinchiusi a migliaia durante la Seconda Guerra Mondiale: ne morirono centinaia, anche donne e bambini. E qui, dal 1974, è situato un allevamento di maiali, costruito esattamente sul luogo dell’Olocausto vissuto dai rom: cancellandone e infamandone la memoria.
Non ci va per le sottili Paul Polansky, poeta e storico che da anni si occupa di mantenere vivo il ricordo di Lety: “Sopra i morti c’è la merda dei maiali“. A ben vedere, è proprio questo il succo del discorso. Polansky è un americano che, per ricostruire la genealogia della propria famiglia, si imbatte in questa incredibile storia, e decide di condividerla con mondo: fu lui, infatti, che riscoprì il campo di concentramento di Lety, e le terribili storie che esso si portava dietro. Da quando, infatti, anche per i rom scatta la ‘soluzione finale’, Lety diventa un campo di concentramento esclusivamente per i rom: almeno 340 sono i rom che sono morti qui, di fame e di tifo soprattutto. Difficile ricostruire questa storia: molte donne qui vennero stuprate, e la vergogna superava la memoria storica. A questo, c’è da aggiungere il fatto che molti funzionari di Lety, dopo la guerra, cominciarono a lavorare per il regime comunista.
Il campo venne smantellato e, come detto, dal 1974 diviene un allevamento per maiali. “E’ un insulto alla memoria dei 500 mila rom uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale”, dice Polansky, che ha lottato per la sostituzione dell’allevamento con un memoriale. Ma il governo ceco, sembra preferire l’insabbiamento alla memoria: il campo era gestito interamente da cechi, e la ricostruzione ufficiale di quegli anni difficili vede i cechi come vittime e i nazisti come carnefici. Mai mischiare le carte. Come il 13 di ogni mese, anche il 13 maggio i rom manifesteranno di fronte all’allevamento per vedere riconosciuti i loro diritti, prima di percorrere un piccolo sentiero che porta alla collina, dove sono situati 4 sassi. Tra odore di sterco e di stalla, è questo l’unico ‘memoriale’ di quanto successo, più di 70 anni fa, nel campo di concentramento di Lety.