Regno Unito: madre uccide il figlio disabile soffocandolo con una spugna

Olga Freeman ha ucciso il figlio Dylan di 10 anni, soffocandolo con una spugna nella camera da letto. Una settimana prima la donna aveva parlato di salvare il mondo e di essere un Messia.

Regno Unito: madre uccide il figlio disabile soffocandolo con una spugna

Una storia agghiacciante che arriva dal Regno Unito, quella che sto per raccontarvi. E’ la storia di Olga Freeman, 40 anni, con gravi problemi di salute mentale che, proprio ieri, nel corso di un’udienza virtuale all’Old Bailey di Londra, ha ammesso l’accusa di omicidio colposo nei confronti del figlio Dylan, di 10 anni. 

Il bambino era autistico e soffriva della sindrome di Cohen, una malattia genetica caratterizzata da un ritardato sviluppo, disabilità, piccole dimensioni della testa, muscoli deboli e ridotta visibilità.

L’accaduto

La donna ha prima imbottito il figlio di melatonina per rendergli più dolce la morte, poi ha provocato a soffocarlo con il reggiseno senza riuscirci, fino a continuare con le mani e alla decisione di soffocarlo con una spugna. Il corpo senza vita del povero Dylan è stato ritrovato, dai soccorsi, nella camera da letto dei suoi genitori, nella sua casa a Cumberland Park, Acton, a sud est di Londra, il 15 agosto 2020. Il cadavere giaceva sul letto, con pezzi di spugna nella gola, coperto da un piumone, circondato da giocattoli e pelouches. Un esame post-mortem ha indicato che il decesso è avvenuto per un’ostruzione delle vie aeree. 

In quel giorno d’estate, la donna si trovava infatti nella propria abitazione di Acton, a ovest di Londra, sola in casa con Dylan, dato che il coniuge era Spagna per lavoro e che il centro presso cui il minorenne riceveva le terapie quotidiane era chiuso a causa delle restrizioni anti-Covid. La 40enne, che già soffriva da tempo di depressione e disturbi mentali, si sarebbe sentita di conseguenza, in quel frangent,e come schiacciata tra le sue pregresse fragilità psichiche e l’esasperazione dovuta al fatto di dovere badare al bimbo tutto il giorno in casa da sola.

Travolta dal proprio caos interiore, lei ha alla fine, come hanno accertato in seguito delle analisi effettuate sulla scena del crimine e come ha confessato agli inquirenti la stessa Olga, ha dato al figlio le medicine quotidiane, per poi infilargli una spugna in gola, lasciando così che morisse per soffocamento.

Le parole dell’avvocato che difende la Freeman

L’avvocato della donna, Kane Bickerstaff, di fronte alla Corte, ha spiegato che tutti gli psichiatri erano d’accordo sul fatto che la sua responsabilità, al momento dell’omicidio, fosse attenuata dalla malattia depressiva con sintomi psicotici, suggerendo che la sentenza appropriata fosse un ricovero ospedaliero con restrizioni. La Freeman dovrebbe essere condannata, all’Old Bailey, l’11 febbraio. 

Una settimana prima di uccidere Dylan, la Freeman aveva parlato di salvare il mondo e di essere un Messia. In una registrazione la si sente dire: “Questo è il mio lavoro: sacrificare il mio amato figlio per creare un equilibrio in questo mondo”.

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