Regno Unito, l’occhio del figlio lacrima: convinta avesse l’influenza avviene la scoperta choc

L'occhio del figlio di 4 anni continuava a lacrimare, ma i genitori erano convinti si trattasse solo di influenza stagionale. Successivamente la scoperta choc.

Regno Unito, l’occhio del figlio lacrima: convinta avesse l’influenza avviene la scoperta choc

Una storia che arriva dal Regno Unito, dove la madre di Harri, un bambino di soli 4 anni, ha voluto raccontare quanto accaduto al proprio figlio per mettere in guardia tutti i genitori che potrebbero un giorno trovarsi nella sua stessa situazione. È iniziato tutto con l’occhio di Harri che iniziava a lacrimare come spesso accade ai bambini piccoli durante le influenze invernali, ma quello che è successo successivamente ha sconvolto l’intera famiglia.

Il calvario di Harri è stato molto lungo ma, così come la stessa madre racconta, lo ha affrontato sempre con il sorriso e con quella forza che solo i bambini hanno. Volato dal Regno Unito agli Stati Uniti, ora è in convalescenza con la speranza di essere riusciti a debellare quel male difficile da curare che si manifesta con sintomi silenziosi e poco identificabili.

Da un’influenza alla diagnosi di cancro

Carry, la mamma di 33 anni che è sempre stata al fianco di Harri, racconta di com’è iniziata la terribile storia che ha colpito la sua famiglia. Da qualche giorno, l’occhio del figlio di 4 anni stava lacrimando, ma sia lei che il marito James hanno dato la colpa ad una classica influenza che colpisce i bambini durante le prime fasi invernali dell’anno. Dopo qualche giorno però, non solo l’occhio non ha smesso di lacrimare, ma il viso di Harri si è gonfiato, da qui la loro corsa all’ospedale e la diagnosi choc: Harri è affetto dal sarcoma di Ewing.

Il sarcoma di Ewing è una patologia molto rara di neoplasia e di sarcoma che può interessare il tessuto osseo e in casi più rari le parti molli. 

Iniziano subito i cicli di chemioterapia per il piccolo Harri, seguiti dal volo della famiglia dal Regno Unito agli Stati Uniti, dove il bambino si è sottoposto ad un trattamento pionieristico. Qui si è sottoposto a varie radioterapie che utilizzano i protoni e non i raggi X.

Sono passati ora 9 mesi dall’inizio delle innumerevoli cure di Harri, ed ora si trova in convalescenza con la speranza di aver debellato una volta per tutte questo terribile male, mentre la mamma si è voluta fare carico di avvisare tutti i genitori, in particolare quelli dei bambini molto piccoli, a non sottovalutare mai questi silenziosi segnali che compaio sul corpo dei propri figli.

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