Regno Unito, badante ruba soldi ad anziano: incastrata dalle videocamere

Veterano di guerra viene derubato dalla badante mentre lo accudiva. Incastrata dalle telecamere di sorveglianza presenti nell'abitazione dell'anziano, ecco il verdetto fatto dal giudice.

Regno Unito, badante ruba soldi ad anziano: incastrata dalle videocamere

Continuano ad essere numerosi i casi che vedono protagonisti anziani derubati o violentati da chi dovrebbe in verità accudirli. Quasi a voler scongiurare una di queste situazioni, l’anziano Peter Carpenter aveva fatto installare – proprio all’interno della sua abitazione – delle videocamere di sorveglianza che si sono rivelate essenziali per dichiarare colpevole la badante che lo seguiva.

Un processo che si è rivelato piuttosto veloce e semplice, proprio grazie alle prove portate dall’accusa e che, oltre a vedere un giudizio esemplare da parte del tribunale inglese, ha mostrato anche i danni psicologici che gli anziani si ritrovano a subire nel venire traditi da una persona di cui si fidavano. La testimonianza dell’89enne è servita a dimostrare che il lato economico non è l’unico interessato in questi casi di furto.

Il furto ripreso dalla videocamera

Peter Carpenter è un anziano di 89 anni, veterano della seconda guerra mondiale e sopravvissuto ai bombardamenti dei tedeschi che fecero naufragare la nave su cui prestava servizio. Bisognoso di un aiuto in casa, ha assunto Susan Pell, una badante di origini inglesi che si recava presso l’abitazione dell’anziano per fargli compagnia e dargli supporto in caso di bisogno.

Tramite le videocamere di sorveglianza installate presso la casa di Peter Carpenter, è stata fatta la scoperta choc: così come si vede dalle immagini, la badante aspetta che l’anziano si allontani per andare al bagno e rubargli così i soldi dal suo taccuino. Una volta fatta la scoperta devastante per Peter, la donna è stata denunciata ed è finita in tribunale.

Il giudice ha condannato l’imputata a svolgere 150 ore di lavoro non retribuito a servizio della comunità, a restituire le 50 sterline rubate ed altre 170 sterline per pagare le spese processuali che l’89enne ha dovuto sostenere. Nonostante la donna si sia pentita fin da subito di quanto fatto, affermando di non voler più svolgere questa attività a contatto con gli anziani, l’accusa ha voluto far testimoniare Peter Carpenter per far capire che il lato economico non è l’unico che viene toccato in questi momenti. L’anziano, infatti, si è definito depresso e scosso dalla scoperta fatta, sostenendo anche che la vicenda lo ha lasciato in un forte stato di vulnerabilità.

Continua a leggere su Fidelity News