Antonio Caprarica è tra i maggiori esperti della royal family e scrittore di “Elisabetta. Per sempre regina. La vita, il regno, i segreti”, editto da Sperling & Kupfer nel 2021 che attualmente si trova in prima posizione nella categoria “Biografie e autobiografie” di Amazon.
Nel corso della sua lunga intervista rilasciata al sito de “Il Giornale” Caprarica ha voluto parlare dell’enorme eredità lasciata dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra rivelando che, nonostante sia scomparsa un’immagine forte e quasi impossibile da eguagliare, non teme che la Corona e la Monarchia nel Regno Unito possa scomparire.
La lunga intervista di Antonio Caprarica
Inizialmente si parla dell’enorme eredità economica della regina: “Si calcola che il patrimonio personale di Elisabetta II sia stato intorno alle 400 milioni di sterline. Alcuni dei suoi critici repubblicani più accesi, come il parlamentare Norman Baker, sostenevano che si trattasse di una cifra più elevata, forse intorno al miliardo di sterline. Comunque, Balmoral e Sandringham sono proprietà privata e appartenevano all’asse ereditario della Regina. Gli altri palazzi fanno capo al Crown Estate, così come la collezione di quadri di Buckingham Palace e di Windsor, i disegni di Leonardo, i gioielli della Corona, gli archivi. Quindi la sovrana ne è stata custode per conto della Nazione, ma non ne ha mai disposto finanziariamente. Lo stesso vale adesso per Carlo, a cui passa la complessiva eredità di Elisabetta, in quanto capo della casata”.
Attualmente in Inghilterra vige il diritto di maggiorasco, cioè il diritto del primogenito di ereditare tutto il patrimonio familiare che, in questa circostanza, serve anche per garantire la potenza del sovrano nelle generazioni. Legamente ai cadetti non spetta nulla, ma Antonino Caprarica rivela di essere convinto che la regina nel suo testamento avrà lasciato una qualche proprietà legata alla funzione reale ai suoi figli minori con un piccolo conguaglio economico.
Per i titoli nobiliari invece il ducato di Lancaster, che afferisce alla famiglia Windsor dal 1300, tocca al re, quindi a Carlo. Quello di Cornovaglia, che era di Carlo, passa a William, come nuovo principe di Galles ed erede al trono, mentre il ducato di Cambridge rimarrà a William fino al compimento dei 21 anni del principino George.
Nell’intervista il giornalista rivela come Elisabetta II in tutti questi anni sia rimasta fedele ai suoi ideali, lottando sia nel passato che per il futuro dei più giovani, come le sue ultime dichiarazioni sulla crisi climatica, ove nei mesi scorsi si è rivolta si è rivolta ai potenti di tutto il mondo invitandoli ad affrontare l’impatto del cambiamento climatico.
Infine si parla del futuro della Corona e della Monarchia: “I repubblicani nel Regno Unito sono localizzati nelle città e corrispondono al 20-30%. Quindi sono in numero minoritario. Esclusi cataclismi, che al momento nessuno riesce a immaginare, almeno nel futuro prevedibile la Corona è destinata a durare. Carlo e Camilla non saranno probabilmente dei sovrani popolari, ma non lo erano nemmeno Giorgio V o ancor prima Edoardo VII. La popolarità di Elisabetta non è stata condivisa dagli altri, eppure la monarchia è sopravvissuta ugualmente”.