Una storia commovente che arriva dagli Stati Uniti d’America, precisamente dallo stato del Nebraska, quella di Alissa, una giovane donna di 40 anni colpita dal cancro, che si è vista recapitare ben 500 rose dal devoto marito Brad, per festeggiare l’ultimo giorno di trattamento chemioterapico.
Rose speciali, quelle ricevute dalla giovane donna, che non sono solo il frutto della generosità di suo marito, bensì di un’intera comunità. Si, perchè Brad ha pensato di voler fare una donazione alla Susan G. Komen Cancer Foundation, il centro che ha assistito Alissa nel lungo percoso oncologico. Percorso che prevede un numero imprecisato tra esami, Tac, Raggi X, analisi, operazioni e ovviamente l’odiata quanto temuta chemioterapia.
Il marito di Alissa si è quindi messo d’accordo con il fioraio della piccola comunità in cui vivono in Nebraska, concordando il prezzo di 10 dollari per una rosa. Da ciò l’appellativo appunto di “rose solidali“. Non ha fatto in tempo a dirlo a qualche amico o parente, che già tutto il paese era in fila dal locale fioraio per acquistare chi una dozzina, chi anche una sola rosa da inviare alla donna alla fine della terapia, un segno di attestazione di solidarietà e sostegno, che diventano molto importanti in momenti come questi.
Il marito ha fatto sapere tramite un post pubblicato su un noto social network, che sono state più di 170 le famiglie che hanno partecipato alla donazione per il Centro di ricerca contro il tumore al seno, che sta attualmente ospitando anche la giovane concittadina. Mentre sono quasi 5000 i dollari raccolti.
Le 500 rose dai colori variopinti sono state collocate in ben 36 vasi e 6 cestini di vimini, consegnate poi, con grande emozione e non poche lacrime, dalle figlie della donna e da alcuni parenti. Ma la generosità di questa coppia ha fatto si, che i fiori fossero condivisi con i malati dell’intera clinica oncologia, che hanno reagito con stupore e grande apprezzamento. Perchè è importante onorare chi sta vivendo silenziosamente la peggiora battaglia della propria vita, spesso in solitudine.