Rapporto sulla pedofilia nella Chiesa di Germania: nei guai anche Joseph Ratzinger

l'ex papa Benedetto XVI è stato accusato da una relazione commissionata dal Vaticano di aver sorvolato su alcune denunce in merito ad abusi sessuali commessi minori da alcuni sacerdoti

Rapporto sulla pedofilia nella Chiesa di Germania: nei guai anche Joseph Ratzinger

Un rapporto sugli abusi sessuali commessi dal clero sui minori in Germania ha dichiatato che, in tutto il Paese, sono state più di 3.600 le vittime di pedofilia tra il 1946 e il 2014. Molti erano bambini che frequentavano la Chiesa come chierichetti. Il rapporto è stato presentato dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl ed è stato commissionato dalla stessa Chiesa Cattolica.

L’inchiesta ha dichiarato che il cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, ignorò le denunce che coinvolsero quattro sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori quando era arcivescovo di Monaco di Baviera. Anche se il papa emerito ha smentito ogni condotta scorrretta tenuta allora, la commissione lo ha accusa di negligenza in quell’occasione, anche se ha poi elogiato l’operato di Benedetto XVI per il suo impegno, da papa, per contrastare e prevenire gli abusi sessuali.  

Nel rapporto si legge anche l’identikit delle vittime e dei carnefici. I reati di pedofilia sarebbero stati compiuti soprattutto da preti, diaconi, referenti pastorali e catechisti. Le vittime, invece, sarebbero nella maggior parte dei casi bambini maschi con un’età compresa fra gli 8 e i 14 anni. Dati che non tengono conto del sommerso, ovvero dei casi non venuti alla luce e che porteranno nella tomba il loro doloroso segreto.

Il rapporto ha accusato anche l’attuale arcivescovo di Monaco, il cardinale Reinhard Marx, colpevole di aver ignorato due casi di abusi sessuali, Marx non era presente alla conferenza stampa, ma ha detto che commenterà il rapporto la settimana prossima. Il cardinale Marx aveva già presentato le sue dimissioni nel giugno 2021, per la responsabilità della “catastrofe” in relazione agli abusi che stavano venendo alla luce.

Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha commentato così il rapporto: “La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento, di cui al momento non conosce il contenuto. Nei prossimi giorni ne prenderà visione e potrà opportunamente esaminarne i dettagli. Nel reiterare il senso di vergogna e il rimorso per gli abusi sui minori commessi da chierici, la Santa Sede assicura vicinanza a tutte le vittime e conferma la strada intrapresa per tutelare i più piccoli garantendo loro ambienti sicuri”.

Non è la prima volta che la Chiesa finisce nella bufera per casi di pedofilia. Qualche mese fa fece scalpore il risultato di un’indagine interna condotta nella Chiesa francese, sempre commissionata dal Vaticano, in cui si parlava di decine di migliaia di casi di abusi sui minori avvenuti in Francia dal dopoguerra a oggi. Uno scandalo che ha spinto la Chiesa di Francia a contemplare l’opportunità di vendere alcuni suoi immobili per risarcire le vittime della pedofilia.

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