L’impegno di Donald Trump nel voler riportare la pace fra la Russia e l’Ucraina potrebbe essere presto soddisfatto. Il segnale di aperture dato da Putin a Trump, infatti, fa ben sperare sulla possibilità di accettare la tregua fra i due paesi: il capo del Cremlino ha accolto l’appello del tycoon per impedire che altri militari ucraini perdano la vita nella regione di Kursk.
Sono invece ben altre le parole pronunciate da Zelensky: secondo il presidente ucraino, Putin avrebbe intenzione di sabotare la diplomazia e ha chiesto all’America di intervenire per fermare i suoi militari. Intanto, nonostante vi siano buone prospettive che si giunga ad un accordo fra Putin e Trump, il segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato di essere cauti, e che rimane ancora molto lavoro da fare.
Altrettante parole sono state pronunciate da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, che tuttavia, nella conferenza stampa tenutasi lo scorso venerdì ha spiegato che Putin non ha rifiutato la proposta di tregua fatta durante l’incontro a Gedda tra ucraini e americani, ma che comunque bisogna andarci piano con l’essere troppo ottimisti.
Il portavoce ha affermato che Putin ha intenzione di supportare la posizione di Trump, ma ha anche posto dei quesiti ai quali bisogna rispondere insieme. Pare che fra le richieste del presidente russo vi siano: chi dovrà impartire l’ordine della cessazione delle ostilità, in che modo verranno effettuati i controlli al fronte, certezze che l’Ucraina non approfitti dei trenta giorni di tregua per attaccare.
Ad ogni modo, sembra che qualcosa cominci a muoversi per iniziare le trattative che potrebbero portare alla pace fra Russia e Ucraina. Trump ha tutto l’interesse per proseguire su questa strada, anche se, ovviamente, non sarà un percorso facile. Si saprà di più dopo che i due presidenti avranno un ulteriore colloquio telefonico, necessario dopo la ricezione del messaggio inviato da Putin attraverso Witkoff alla Casa Bianca.