Vladimr Putin, in un incontro con gli esponenti del mondo della cultura, nella televisione russa, cita J.K. Rowling e la difende dalle accuse di transfobia, includendola in un discorso mirato a criticare la “cancel culture” dell’occidente. Secondo Putin, infatti, l’Occidente avrebbe cancellato lei così come ora vorrebbe cancellare la cultura russa.
Il Presidente afferma che scrittori e compositori russi oggi sarebbero stati discriminati: “La Rowling è stata cancellata perchè non soddisfaceva le richieste di genere. Adesso vogliono provare a cancellare un’intera cultura millenaria e vietano scrittori e libri. Stanno cercando di cancellare il nostro Paese” definendola come un esempio dell’occidente di voler cancellare quelle culture che secondo lui non rientrano negli standard di oggi.
La Rowling è stata spesso criticata e posta al centro di polemiche per le sue dichiarazioni spesso associate al movimento TERF (Trans Exclusionary Radical Feminist) un movimento che sostiene che le donne trans non sono vere donne.
Im merito a questo argomento, il presidente russo ha affermato: ” J.K. Rowling è stata cancellata perchè lei, scrittrice di libri che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, non ha soddisfatto i fan delle così dette libertà di genere”.
La risposta della scrittrice non si è fatta attendere, e tramite il suo profilo twitter si professa infastidita da tali affermazioni: “Le critiche alla cancel culture occidentale non sono la migliore delle cose quando arrivano da chi sta massacrando dei civili per il solo crimine della resistenza, o da chi imprigiona e avvelena i propri oppositori”.
Attraverso le sue parole, la Rowling si è messa dalla parte dell’Ucraina, una decisione saggia per evitare di essere posta al centro di altre polemiche che avrebbero potuto essere sicuramente più dure rispetto a quelle passate.
Le critiche che l’hanno coinvolta dal 2020, hanno colpito duramente la sua immagine, tanto da escludere la scrittrice dalla recente reunion del cast di Harry Potter.