Pugnalato sul palco Salman Rushdie, scrittore de "I Versi Satanici"

Lo scrittore Salman Rushdie, oggetto di una fatwa per aver scritto "I Versi Satanici" dal 1989, è stato pugnalato sul palco di una conferenza. L'autore 75enne si trovava nello stato di New York per l'evento.

Pugnalato sul palco Salman Rushdie, scrittore de "I Versi Satanici"

Lo scrittore Salman Rushdie è rimasto ferito dopo un’aggressione in pubblico, durante la quale è stato preso a pugni ed accoltellato. L’autore si trovava nei pressi della città di Buffalo, nello stato di New York, dove avrebbe dovuto tenere un discorso presso l’evento CHQ 2022. Mentre si trovava sul palco, l’aggressione improvvisa ed inaspettata.

L’autore è riuscito a scendere da solo dal palco, mentre l’aggressore è stato trattenuto. La polizia conferma che una persona è stata arrestata, ma al momento non sono state rilasciate né le generalità dell’aggressore né le motivazioni del gesto. Sono per ora sconosciute anche le condizioni di salute di Rushdie.

Il 75enne stava partecipando ad una conferenza sugli Stati Uniti come rifugio per scrittori e artisti in esilio, e come luogo di libertà di espressione creativa. Si tratta di un argomento che tocca molto da vicino l’autore, che ha passato gran parte della sua vita in esilio e nascosto a causa di un romanzo da lui scritto e pubblicato nel 1988.

Intitolato “I Versi Satanici“, il libro conteneva una versione romanzata dell’episodio dell’ispirazione diabolica di Maometto. Tanto bastò per condannare Rushdie ad una fatwā da parte di di Khomeyni, politico e imam iraniano che ne decretò nel 1989 la condanna a morte per blasfemia. Da allora, l’autore ha vissuto nascosto o sotto protezione. Nel 1998 un presidente riformista dell’Iran allentò la fatwa, dicendo che non c’era più intenzione di trovare ed uccidere lo scrittore, che ancora oggi riceve minacce di more.

Oggetto della fatwā furono anche altre persone che ebbero a che fare con il romanzo. In Italia il 3 luglio del 1991 fu pugnalato Ettore Capriolo, traduttore del libro in italiano, un’aggressione che fortunatamente non fu fatale. Il traduttore giapponese Hitoshi Igarashi venne invece ucciso a Tokyo il 12 luglio dello stesso anno, mentre l’editore norvegese William Nygaard fu ferito a colpi d’arma da fuoco ad ottobre del 1993, ma sopravvisse.  In Turchia il traduttore Aziz Nesin fu oggetto di un attacco piromane in un hotel che lo ospitava, nel quale morirono 37 persone.

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