La Francia ha adottato la nuova legge sulla prostituzione che stabilisce multe salate per i clienti e la depenalizzazione delle prostitute (misura a suo tempo voluta da Nicolas Sarkozy). Dopo un tira e molla tra Assemblea Nazionale e Senato durato due anni e mezzo, in Francia i clienti colti in flagrante dovranno pagare una multa pari a 1.500 euro, o 3.500 euro in caso di recidiva. La legge, fortemente voluta dalla deputata Maud Olivier, prevede anche l’obbligo di seguire un corso sui mali della prostituzione.
Con questa misura la Francia diventa il quinto paese europeo che punisce l’acquirente di sesso anziché il venditore, dopo la Svezia, la Norvegia, Islanda e Inghilterra. La legge prevede, inoltre, che il Governo stabilisca la creazione di un fondo di 4,8 milioni di euro per offrire un aiuto alle donne che desiderano abbandonare la loro “attività” e la possibilità per le prostitute straniere senza una posizione regolare nel paese di ottenere un permesso di soggiorno di sei mesi rinnovabile, a condizione che si impegnino “in un percorso di uscita dalla prostituzione e di inserimento sociale e professionale”. Secondo le stime ufficiali, nel paese ci sarebbero circa 30.000 prostitute, in gran parte straniere provenienti dall’Europa dell’Est, Africa, Cina e America Latina.
Hanno partecipato alla votazione della legge solo 76 dei 577 deputati: la sinistra fin da subito si è mostrata favorevole alla proposta mentre la destra, divisa, ha deciso di riconoscere la libertà di voto; la legge è stata approvata con 64 voti a favore e 12 contro.
I sostenitori della legge sostengono che contribuirà a combattere lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di esseri umani, ma i critici sono del parere che la paura della repressione spingerà le prostitute a nascondersi agevolando così i maltrattamenti e gli abusi da parte dei clienti e degli sfruttatori sessuali.
“Questa legge è indispensabile affinché comprare il corpo di una persona non sia più considerato una cosa normale”, ha dichiarato la deputata socialista Maud Olivier, secondo la quale finalmente con questo testo di legge le prostitute, da “delinquenti”, diventano “vittime”. Il primo ministro francese Manuel Valls, tramite il suo account di twitter ha definito la nuova legge come “un ulteriore progresso per i diritti delle donne“.