Dalla rampa di lancio del cosmodromo di Baikonur, la più vecchia e utilizzata base di lancio del mondo, il vettore Soyuz 2.1 ha lanciato in orbita terrestre bassa la navicella spaziale russa Progress MS-11 con un carico destinato agli astronauti a bordo della ISS. Attualmente, l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale è composto da 6 elementi, dopo l’arrivo in orbita del 14 marzo scorso, a bordo della Soyuz MS-12, dell’Expedition 59 composta da Aleksey Ovchinin, Nick Hague e Christina Koch (quest’ultima, assieme ad Anne McClaine, avrebbe dovuto partecipare alla passeggiata nello spazio prevista il 29 marzo 2019, saltata a causa di un mancato rifornimento di tute).
La navicella Progress MS-11 è partita dalla rampa russa alle 13:01 di oggi, agganciandosi alla ISS esattamente alle 16:25, dopo due orbite della durata totale di tre ore. Progress 72 ha raggiunto il modulo russo Pirs, lanciato in orbita nell’agosto del 2011 e dotato di un porto d’attracco per le sonde Soyuz e Progress. Inoltre, permette agli astronauti di uscire ed entrare per passeggiare nello spazio.
A bordo della navicella un carico di circa 2400 kg di approvvigionamenti come cibo, acqua, aria e ossigeno, 1530 kg di propellente e prodotti per l’Expedition 58 e 59, esperimenti scientifici, strumenti e hardware.
La Roscomos, ovvero l’agenzia spaziale russa, è impegnata da anni con i viaggi delle navicelle destinate al trasporto di astronauti e rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale, attraverso l’utilizzo di due vettori: Soyuz, che porta in orbita Soyuz e Progress, e Proton, usato per il trasporto di carichi particolarmente pesanti.
La missione Progress MS-11 dovrebbe terminare nel mese di luglio 2019, quando gli astronauti caricheranno la navicella di oggetti inutilizzabili e rifiuti di vario genere, profittando del fatto che il destino della Progress 72 è quello di disintegrarsi nel momento in cui varcherà la soglia dell’atmosfera terrestre.