Primarie Americane: in New Hampshire vincono i candidati anti-sistema.

Contro ogni previsione, nel New Hampshire, i candidati anti-sistema hanno trionfato, lasciando nella polvere i favoriti, Hillary Clinton e Marco Rubio, i due leader che piacciono tanto ai vertici dei partiti, ma non ai cittadini votanti.

Primarie Americane: in New Hampshire vincono i candidati anti-sistema.

Sarà ricordata dalla storia come la cocente sconfitta di Hillary Clinton, quella avvenuta nelle primarie dello stato del New Hampshire. La disfatta è imputabile alla perdita del voto dei giovani ma, come ha dichiarato subito dopo gli scrutini la signora Clinton: “Quello che conta è come ci si rialza dalle cadute”. La Clinton ha inoltre dichiarato che per i prossimi stati combatterà per ogni singolo voto, a cominciare da quelli del South Carolina, prossima sede delle primarie.

Certo, la sconfitta ottenuta nel New Hampshire che ha scelto Sanders e Trump come loro candidati per concorrere allaa carica di Presidente degli Stati Uniti d’America, per Hillary Clinton è ancora più cocente: nel 1992, infatti, era stato il New Hampshire a lanciare la candidatura di Bill Clinton verspo la Casa Bianca e nel 2008 aveva procurato ad Hillary una delle poche vittorie ottenute contro Obama. Adersso sembra proprio che l’elettorato abbia scelto di abbandonarla, preferendo il senatore del Vermont Sanders, che ha vinto con un distacco di ben 21 punti.

Per l’attuale senatore Bernie Sanders, questa vittoria è la dimostrazione che l’America ha capito che il governo appartiene alla gente e non “a un pugno di finanziatori delle campagne elettorali“. Sanders però non appare per niente intimidito dalle prossime elezioni: infatti il palcoscenico delle primarie si sposta verso gli Stati del Sud, dove notoriamente Hillary Clinton è molto forte, potendo contare sui voti degli ispanici e delle persone di colore, fortemente presenti in quegli stati. Quella che si prospetta, quindi, è un’altra accesissima battaglia all’ultimo voto, che sarà decisiva per l’esito delle primarie.

Dall’altro lato degli schieramenti, si trova Trump, in festa per la vittoria ottenuta sul favorito Rubio che ha ammesso di essere rimasto molto deluso dall’esito di queste ultimi scrutini e si accolla la colpa della disfatta, imputandola alla brutta figura fatta durante i confronti televisivi. Quel che è certo è che per raggiungere quel quorum nelle prossime primarie i suoi consensi dovrebbero salire dal 35 per cento di ieri al 45.

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