Non accettava la fine del matrimonio con la ex moglie, né il fatto che la donna si fosse rifatta una vita con un’altra persona. Sarebbe questa la motivazione dietro al brutale omicidio/suicidio che in questi giorni ha scosso il Portogallo.
Lo spagnolo Carlos Sande Fidalgo, questo il nome dell’assassino, ha raggiunto l’ex moglie in Portogallo, dove si trovava in vacanza con l’attuale compagno in una casa presa in affitto presso il villaggio di Gondufe, località a 20 minuti di distanza da Ponte de Lima e vicina al confine settentrionale tra Portogallo e Spagna.
Qui ha assalito e legato la donna con dei cavi elettrici, e l’ha poi costretta a guardare mentre ha torturato per oltre sei ore il suo nuovo compagno, il 53enne Luis Miguel Fernandez, utilizzando armi bianche tra cui una katana giapponese, con la quale avrebbe evirato l’uomo prima di ucciderlo.
Secondo la polizia locale Carlos era riuscito a localizzare l’ex moglie, Nuria Rodriguez Gonzalez, tramite un localizzatore GPS che aveva installato di nascosto nella macchina della donna per poterla seguire a sua insaputa dopo la fine del matrimonio, risalente a marzo di quest’anno.
Dopo aver ucciso Luis Miguel l’assassino è fuggito e Nuria è riuscita a liberarsi e a chiamare la polizia. La donna, ancora sotto shock e con varie ferite alle braccia e alle gambe causate dai cavi elettrici, è riuscita a raccontare cosa era successo, e la polizia si è messa subito alla ricerca di Carlos.
L’uomo è fuggito dalla scena del crimine con la Jeep della ex moglie, prima di causare deliberatamente un incidente vicino alla casa del delitto e di scambiare l’auto con la sua BMW nera che aveva lasciato nei paraggi. Dopodiché ha raggiunto la Spagna e si è suicidato, lanciandosi vicino al Ponte Rande, sotto il quale il suo corpo è stato trovato dalla polizia spagnola che stava collaborando con i colleghi portoghesi per la caccia all’uomo del sadico killer.
Carlos era un imprenditore immobiliare di Virgo, mentre Luis Miguel, la vittima dell’omicidio, era un francese di origine spagnola, dato che la sua famiglia era emigrata dalla Galizia negli anni ’60.