Polonia: la carne bovina infetta mette in allarme l’intera Europa

L’inchiesta di un giornalista polacco, ha fatto emergere un sistema di macellazione che permetteva di far arrivare sul mercato carne bovina proveniente da animali malati e maltrattati; la carne contaminata è stata anche esportata in diversi paesi europei.

Polonia: la carne bovina infetta mette in allarme l’intera Europa

Quello che la Polonia sta vivendo negli ultimi giorni è uno scandalo senza precedenti. A seguito di un’inchiesta andata in onda grazie alla trasmissione Superwizjer, si è scoperto un vergognoso sistema che permetteva di macellare carne bovina di animali malati, maltrattati, stremati e in alcuni casi già morti.

Tutto ha origine dall’iniziativa di un giornalista, che per tre settimane è riuscito ad infiltrarsi all’interno di uno stabilimento di macellazione del Paese entrato nel 2004 nell’UE. Qui è riuscito a filmare ad avere le prove di un riprovevole sistema che portava alla macellazione animali la cui carne non avrebbe mai dovuto finire sulle tavole dei consumatori.

L’inchiesta

In un paese dove l’80% della carne bovina viene esportata, la notizia non poteva non mettere in allarme le autorità europee. Anche perché le immagini di animali giunti al macello in condizioni disumane, e scaricati dai camion con corde e argani, hanno lasciato senza parole. Si è scoperto che i bovini malati, anziché essere abbattuti, venivano trasportati di notte al mattatoio, dove venivano ripuliti dei tumori e delle piaghe da decubito.

Gli esperti che hanno avuto modo di visionare il materiale raccolto dal giornalista della televisione privata TVN, hanno dichiarato che consumare quella carne può avere delle serie conseguenze per la salute. In casi analoghi successi in passato, si era infatti rilevato la presenza di batteri molto pericolosi per l’uomo.

La Commissione Europea ha chiesto una risposta al governo di Varsavia, che sta indagando sui fatti segnalati. Allo stesso tempo le autorità comunitarie hanno attivato il sistema di allerta rapido, che ha permesso di individuare e bloccare la carne proveniente dagli impianti sotto accusa. Allo stesso tempo è stato deciso di inviare una squadra di ispettori che avranno il compito di far luce su quanto successo. Al momento è sicuro che la carne qui prodotta abbia raggiunto Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia e Ungheria. L’Italia, pur essendo uno dei paesi che importa grandi quantità di carne dal paese slavo, al momento non registra acquisti di lotti incriminati. Ciononostante le autorità nazionali seguono passo dopo passo l’evolversi di una vicenda dai connotati sempre più raccapriccianti.

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