Polonia intercetta droni russi nel proprio spazio aereo: allerta massima e coordinamento Nato

La Polonia intercetta droni russi nel proprio spazio aereo, definendo l’evento un atto di @ggressione e coordinando le operazioni con la Nato per garantire la sicurezza dei cittadini.

Polonia intercetta droni russi nel proprio spazio aereo: allerta massima e coordinamento Nato

La Polonia ha vissuto ore di grande tensione dopo che il suo spazio aereo è stato attraversato da droni russi, provocando l’intervento immediato dell’aeronautica polacca e la chiusura temporanea dei principali aeroporti del Paese. Secondo quanto riferito dalle autorità di Varsavia, finora sono stati intercettati sette droni e rinvenuti resti di un vettore balistico di origine non identificata.

Le operazioni di sicurezza hanno interessato soprattutto la regione di Varsavia, ma anche il sud-est della Polonia, con interventi delle forze dell’ordine e delle unità militari per garantire la protezione della popolazione. Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha confermato che tra le 23:30 di martedì 9 settembre e le 6:30 di mercoledì 10 settembre si sono registrate 19 violazioni dello spazio aereo, precisando che i dati non sono ancora definitivi.

Le autorità hanno descritto l’evento come «un’aggressione» e hanno sottolineato la necessità di una risposta coordinata con la Nato. Il Consiglio Atlantico si è infatti riunito sotto l’articolo 4, dedicato alla consultazione tra gli alleati in caso di possibili minacce alla sicurezza di uno Stato membro. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che ci sono «prove sempre più numerose» che l’incursione non sia stato casuale, indicando una direzione deliberata dei droni verso il territorio polacco. Secondo Zelensky, la situazione rappresenta un precedente pericoloso per l’Europa e richiede una forte reazione coordinata degli alleati della Nato.

Anche l’alto rappresentante dell’Unione Europea Kaja Kallas ha definito la violazione come la più grave dello spazio aereo europeo da parte della Russia dall’inizio del conflitto, sottolineando la solidarietà dell’Ue alla Polonia. L’azione delle difese aeree polacche ha permesso di abbattere i droni prima che potessero causare danni significativi: un drone ha colpito una casa nella regione di Lublino, danneggiandone il tetto e il parcheggio, senza causare contusi. Altri resti di droni sono stati ritrovati nella Polonia sud-orientale, a conferma dell’efficace intervento delle forze @rmate.

Gli aeroporti principali di Varsavia, Modlin e Rzeszow hanno riaperto progressivamente, mentre Lublino rimane temporaneamente chiuso per motivi di sicurezza. La situazione ha portato alla chiusura preventiva di strade e all’attivazione di piani di sicurezza in tutto il Paese, con un’attenzione particolare ai confini e ai centri urbani. Il governo polacco ha ribadito l’importanza di mantenere alta la vigilanza e di coordinarsi strettamente con gli alleati della Nato, per prevenire ulteriori incursioni e garantire la sicurezza dei cittadini.

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