Polemiche per le unghie rosse di Josefa, migrante soccorsa da Open Arms

Un gesto di attenzione verso una migrante spaventata, lo smalto rosso sulle unghie per distrarla, si è trasformato in polemica da parte di chi, attraverso i social, ha guardato le foto nei minimi particolari...

Polemiche per le unghie rosse di Josefa, migrante soccorsa da Open Arms

Le unghie di Josefa sono diventate motivo di polemica su Twitter. La giovane migrante è stata soccorsa la settimana scorsa dalla Ong Open Arms. Il soccorso ai naufraghi aveva già avuto le sue contestazioni, alcune foto scattate al momento del soccorso sono diventate un ulteriore appiglio per aumentare le discussioni.

In una delle foto si vede la donna tranquillamente distesa su una barella, e fin qui niente da dire, ma la mano destra ben stesa sopra la sinistra mostra le unghie laccate con smalto rosso, particolare che non è passato inosservato.

La foto, insieme ad altre in cui i soccorritori la prendono per mano, hanno dato vita a commenti spietati sul noto social: “#Josefa scappa dalla guerra, ma si è pitturata le unghie. Inoltre le mani non hanno l’aspetto spugnoso, tipico di quelle mani che restano in acqua per ore. Scusate, ma io non ci credo al 100%“.
Probabilmente chi ha postato il tweet non pensava di sollevare un polverone.

A bordo della nave in cui Josefa è stata soccorsa c’era anche Annalisa Camilli, una giornalista di Internazionale che con i suoi occhi ha visto che a bordo della nave della Ong Spagnola, oltre alla migrante con lo smalto, c’erano anche i corpi esanimi di una donna e di un bambino. La giornalista Camilli ha spiegato sempre su Twitter: “Josefa ha le unghie laccate perché nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa. Serve dirlo?” con link al commento dell’utente -rimosso poi da Twitter-.

Il salvataggio di Josefa, recuperata al largo della Libia, al di là delle unghie rosse, è divenuto un caso internazionale. La Ong Open Arms avrebbe accusato l’Italia di complicità con i guardiacoste libici responsabili – secondo il loro punto di vista -, dell’abbandonato in mare Josefa. Giunta a Maiorca, la Open Arms ha firmato tre denunce sul naufragio, l’Italia ne è rimasta fuori.

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