Qualcosa di davvero sorprendente è accaduto nell’elegante quartiere londinese di Mayfair, nel ristorante di sushi “The Araki”: vincitore di ben 3 stelle Michelin, la prima ottenuta dopo solo un anno dall’apertura, il locale è di dimensioni ridotte rispetto a molti altri punti di ristorazione della città, ma sapiente nel far godere il palato dei suoi clienti, con un menu ricco di offerte prelibate, come la degustazione omakase al costo di $ 388.
Inaugurato 5 anni fa da Mitsuhiro Araki, già titolare in passato di un ristorante a 3 stelle di Tokyo, quest’anno nel mese di marzo aveva deciso di trasferirsi nuovamente, questa volta ad Hong Kong, per avviare un ulteriore locale, facendosi subentrare dal suo collaboratore Marty Lau, con lui da ben 4 anni, da poco dopo la sua apertura.
Purtroppo in seguito a tale cambiamento, la Michelin ha tolto loro tutte le stelle ottenute in precedenza, depennandoli dalla guida del prossimo anno: Lau non ha però obiettato a tale giudizio, sottolineando il rispetto che prova verso la loro organizzazione, considerandolo equo ed occasione di un nuovo inizio, senza farsi devastare ma anzi riprovandoci, precisando inoltre che durante il periodo di ispezione il maestro Araki era presente all’interno del ristorante.
Rassicurando sulla presenza invariata di molti clienti abituali del locale, con i loro messaggi di supporto, ha sottolineato quanto sia considerato e ritenuto importante il loro giudizio: il suo obiettivo è quello di affrontare i prossimi riconoscimenti alla luce del proprio impegno e non all’ombra del maestro, perseverando nello stile da lui insegnato, nell’ottica di un’evoluzione continua.
Il “The Araki” è comunque solo uno dei locali a cui la Michelin ha tolto le stelle raggiunte con impegno e fatica: è il caso ad esempio dell’indiano “Benares”, sito sempre a Mayfair, o del ristorante presente all’Hilton Park Lane, denominato “Galvin at Windows”, che si è visto radiare una stella. Al contrario, sono 5 le attività di ristorazione del Regno Unito che sono riuscite ad aggiudicarsene 3.