Per recarsi negli Stati Uniti bisognerà esibire gli ultimi cinque anni di attività sui social

I turisti con destinazione Stati Uniti potrebbero dover esibire i loro ultimi cinque anni di attività sui social: "Vogliamo solo esser certi di non permettere alle persone sbagliate di entrare nel nostro Paese", ha spiegato Donald Trump.

Per recarsi negli Stati Uniti bisognerà esibire gli ultimi cinque anni di attività sui social

I viaggiatori con destinazione Stati Uniti e provenienti dai 42 paesi, come l’Italia, coperti dall’esenzione dal visto potrebberio dover esibire la cronologia dei loro social media degli ultimi cinque anni. L’iniziativa, promossa dalla U.S. Customs and Border Protection, mira a controllare le attività dei soggetti che entrano negli Stati Uniti tramite l’Electronic System for Travel Authorization (ESTA) che consente di soggiornare nin suolo americano senza visto per un periodo inferiore a 90 giorni, a condizione che prima abbiano ottenuto un’autorizzazione di viaggio elettronica.

Secondo la nuova proposta, i social media diventerebbero un “elemento obbligatorio” nella domanda ESTA, sebbene non sia specifato quali piattaforme o tipi di informazioni sarebbero richiesti. La misura prevede anche la raccolta di ulteriori dati tecnici e biometrici dai viaggiatori. Questi potrebbero includere indirizzi IP, metadati da foto caricate e identificatori biometrici come immagini facciali, impronte digitali, DNA e scansioni dell’iride. Il CBP ha anche suggerito di richiedere ai viaggiatori l’invio di un selfie come parte della procedura ESTA.

Attualmente, i turisti provenienti da paesi come l’Italia pagano solo 40 dollari per entrare nel Paese e devono fornire informazioni come indirizzi email, indirizzi di casa, numeri di telefono e contatti di emergenza. Dal 2016, fornire informazioni sui social media è facoltativo per entrare negli Stati Uniti, tuttavia, le autorità sono sempre più sospettose nei confronti di chi evita di fornire le proprie informazioni sui social media, poiché lo interpretano come “un segnale che il richiedente sta nascondendo qualcosa“.

La proposta è stata pubblicata sul Federal Register e rimarrà aperta al pubblico per 60 giorni. I funzionari affermano che le misure fanno parte di un più ampio sforzo per rafforzare la sicurezza delle frontiere e affrontare le minacce alla sicurezza nazionale e pubblica, citando un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump poco dopo l’inizio del suo secondo mandato. Il pubblico avrà la possibilità di esprimere commenti sulla misura, che rappresenta un ostacolo per i turisti, soprattutto in vista dei Mondiali di calcio del 2026, forte richiamo per un gran numero di turisti provenienti dai Paesi coperti dall’ESTA.

Intervistato dai giornalisti in merito all’impatto che la misura potrebbe avere sul turismo, Donal Trump ha affermato: “Vogliamo solo che le persone vengano qui e siano al sicuro… Vogliamo assicurarci di non far entrare nel nostro Paese le persone sbagliate“.

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