Rischia una condanna per omicidio colposo, Leila Aquino, di 20 anni e residente a Brooklyn che, come spesso faceva negli ultimi tempi, è andata nello strip club nel quale si esibiva come ballerina spogliarellista dopo aver messo a letto la piccola figlia. Al suo ritorno però, la dolorosa scoperta: la figlia è morta nel rogo che è divampato nella sua abitazione.
La piccola bambina di appena due anni si chiamava Kalena Muldrow e la notizia della sua morte tra le fiamme ha fatto il giro del mondo, lasciando indignata l’opinione pubblica di mezzo mondo. I vigili del fuoco che sono intervenuti per spegnere l’incendio che è divampato nell’edificio, non erano a conoscenza che in un piano ci fosse intrappolata una bambina, quindi la povera piccola è morta tra le fiamme.
E’ stata la madre della piccola Kalena, ritornata all’alba dopo aver lavorato tutta la notte, ad informare i vigili del fuoco sul fatto che nell’edificio c’era anche sua figlia, infatti chiedeva insistentemente di vedere il cadavere della figlia ma nessuno aveva idea a cosa si riferisse la donna. Dopo che la donna ha spiegato la situazione, però, sono scattate le ricerche ed il cadavere della povera bambina è stato ritrovato nel sottotetto, forse era andata lì per rifugiarsi dalle fiamme.
La donna ha subito capito di essere in guai seri per aver lasciato incustodita una bambina così piccola ed in principio ha dichiarato agli agenti di polizia, arrivati come di consuetudine sul luogo, di aver assunto una baby sitter che si occupasse della figlia quando lei lavorava. Ha anche fornito il nome di una ragazzina che, però, ha subito fatto cadere le sue accuse, in quanto ha dichiarato agli agenti che si era licenziata già da qualche tempo perchè non veniva pagata dalla donna.
Leila allora è stata portata in commissariato dove ha ammesso, tra le lacrime, le sue colpe, spiegando che in una notte di lavoro allo strip club come spogliarellista, guadagna quanto una cassiera di un supermarket in un mese; soldi facili, quindi, ai quali non voleva rinunciare e che sono costati la vita della figlia di appena due anni.
L’ammissione di colpa, però, non la scagiona dalle accuse, infatti rischia una pesante condanna per omicidio colposo.