Le foto di un ospedale in Romania hanno fatto il giro del mondo a causa di una situazione terrificante che lascia di sasso. I pazienti covid, infatti, sono stati immortalati in uno stato di completo abbandono da parte di chi dovrebbe prendersi cura di loro. Si vedono pazienti nudi e sporchi con condizioni igienico-sanitarie pessime. Queste persone vengono lasciate sul pavimento o nei corridoi senza alcun tipo di assistenza.
La struttura in questione è l’ospedale Resita, ad ovest della Romania, distante pochi chilometri da Timisoara e dal confine con la Serbia. Le immagini hanno fatto il giro del mondo soprattutto sul web e poco tempo dopo è intervenuta la direttrice dell’ospedale Alina Stancovici la quale ha dichiarato che le foto corrispondono al vero. Non si tratterebbe, dunque, di uno scherzo o di un foto montaggio ma della cruda verità.
Il ministro Nelu Tararu ha disposto un’inchiesta urgente per scovare il motivo di tale orrore. La situazione degli ospedali in Romania, però, fa molto discutere, dall’inizio della pandemia ci sono stati circa 11.665 decessi. Poto tempo fa, inoltre, un altro ospedale del Paese ha fatto scalpore.
Poche settimane prima dello scatto delle foto, infatti, è arrivata la notizia in un incendio in un altro ospedale del Paese precisamente nel reparto di terapia intensiva. Il bilancio è stato di 10 morti e 7 feriti gravemente ustionati. La struttura è un ospedale pubblico nella città di Piatra Neamt e le vittime erano tutti pazienti intubati.
In quel caso il ministro della salute, Nelu Tataru disse che molto probabilmente l’incendio sarebbe stato innescato da un cortocircuito. Questi episodi hanno dato origine ad un’indignazione generale da parte di tutto il popolo rumeno. Sono scoppiate delle proteste contro le mancate prese di responsabilità da parte del governo. Il sistema sanitario del paese, infatti, fa molto discutere e questi episodi hanno indignato l’Europa. Le strutture sanitarie, a quanto sembra, sono state abbandonate dal governo negli anni precedenti. La crisi negli ospedali è peggiorata con l’arrivo della pandemia.