Patrigno gli uccide il figlioletto. Il papà: "Non sono riuscito neanche ad abbracciarlo"

Durante uno scatto improvviso i rabbia il patrigno gli ha ucciso il figlioletto Teddie. Per la prima volta, il papà del piccolo ha parlato ai giornali inglesi della morte di suo figlio.

Patrigno gli uccide il figlioletto. Il papà: "Non sono riuscito neanche ad abbracciarlo"

Liam Gibb, 34enne inglese, per la prima volta ha parlato ai media dell’uccisione di suo figlio per mano del patrigno, Kane Mitchell, 31 anni, che nel 2019 ha fracassato la testa del suo bambino di appena 11 mesi in uno scatto di rabbia improvviso.

“Mi sento vuoto, arrabbiato e sconvolto per aver perso Teddie”, ha detto l’uomo. L’omicida, che è stato condannato ad un minimo di 18 anni a gennaio, aveva una relazione con la mamma di Teddie, Lucci Smith, 28 anni, da otto mesi e viveva son loro a St Neots, nel Cambridgeshire, Regno Unito.

Il padre biologico non aveva mai conosciuto Teddie

La relazione tra la madre di Teddie e il suo padre biologico si era interrotta mesi prima della sua nascita. Intervistato da Metro.co.uk, Liam ha dichiarato che il bambino era sempre cresciuto con Mitchell e che dopo che si è separato, non è mai stato coinvolto nella gravidanza, nel parto e non l’ha nemmeno incontrato quando è nato.

Non l’ha mai tenuto in braccio, né l’ha visto di persona, non ha mai avuto modo di vederlo crescere. Il 34enne ha dichiarato di aver sentito voci preoccupanti su quell’uomo, ma non c’era niente che potesse fare, tanto da sentirsi impotente al punto da pensare al suicidio.

L’omicidio

Quando la madre del bambino è tornata dalla scuola dove insegnava, nel novembre 2019, aveva trovato Teddie privo di sensi e, dopo aver contattato un medico generico, ha chiamato il numero d’emergenza in Regno Unito, il 999, aspettando mezzora prima di farlo. Il bimbo è stato ricoverato d’urgenza in ospedale dove gli è stata riscontrata una frattura cranica e un’emorragia importante al cervello. Dopo 10 giorni di rianimazione, i medici hanno deciso che non poteva essere salvato.

Nel corso del processo, il giudice ha affermato che le fratture erano coerenti con una scossa vigorosa e col fatto che la testa fosse stata sbattuta contro una superficie dura. Mitchell, convinto di essere il padre biologico di Teddie, è stato smentito dai risultati del DNA mentre la signora Smith, dichiarata colpevole di negligenza, è stata costretta a 2 anni di servizio civile. La donna ha inizialmente legato che Gibb fosse il padre biologico di Teddie.

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