Parigi, scontri alla manifestazione di protesta contro la legge sulla sicurezza: 37 agenti rimasti feriti

Tutto è cominciato in Piazza della Bastiglia, a fuoco anche la facciata della Banca di Francia. Il disegno di legge prevede anche il divieto di pubblicare sulla stampa le immagini dei poliziotti mentre svolgono il loro lavoro.

Parigi, scontri alla manifestazione di protesta contro la legge sulla sicurezza: 37 agenti rimasti feriti

Nella giornata di ieri 28 novembre a Parigi, primo giorno dopo il lockdown, sono scoppiate violente proteste in strada per manifestare contro la legge sulla sicurezza. Si tratta di un provvedimento che prevede anche il divieto di pubblicare sulla stampa immagini dei poliziotti o delle forze dell’ordine in generale mentre eseguono il loro lavoro.

I manifestanti ritengono che questo vada contro la Costituzione e la libertà di informazione. Tutto è cominciato nel pomeriggio, poi ad un certo punto un gruppo di blackbloc si è scagliato contro i poliziotti in Piazza della Bastiglia. A quel punto sono cominciati i violenti scontri.

Sarebbero 37 gli agenti rimasti feriti

I manifestanti, almeno quelli della frangia più violenta, hanno cominciato a scagliare contro i poliziotti alcuni petardi. Per disperdere la folla le forze dell’ordine hanno lanciato dei lacrimogeni. Alcune persone hanno provato ad assaltare la Banca di Francia, incendiandone la facciata. Nelle scorse ore il sindacato di polizia ha fatto sapere che lo schieramento degli agenti, circa 20.000, fosse insufficiente, in quanto erano troppe le persone appartenenti ai gillet-gialli e agli stessi blackbloc.  Secondo quanto riportato dai media francesi almeno 37 agenti sarebbero rimasti feriti durante gli scontri.

Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, ha condannato apertamente quando avvenuto a Parigi, definendo tutto ciò inaccettabile. Ieri 28 novembre le proteste contro la legge sulla sicurezza sono andate in scena in diverse città francesi, come ad esempio a Lille: la Rai, citando fonti locali, riferisce che anche lì si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. A Bordeaux i manifestanti hanno invece dato alle fiamme alcuni arredi urbani. 

La denuncia dei giornalisti

Un collettivo di giornalisti ha preso parte in maniera pacifica alla protesta. I cronisti hanno spiegato ai media la loro posizione, affermando che, se questa legge entrerà in vigore, minerà la libertà di stampa e quella di essere informati. In sostanza i manifestanti chiedono che l’articolo 24 del disegno di legge in questione sia cancellato, questo perché non si consentirebbe agli organi di informazione di denunciare le brutalità commesse dalla polizia. 

Infatti la rabbia è montata già alcuni giorni addietro, quando un produttore musicale, Michel Zecler, venne aggredito da quattro agenti della polizia. L’unica colpa dell’uomo era quella di non aver indossato la mascherina, dispositivo di protezione individuale che serve a proteggersi dall’infezione provocata dal coronavirus Sars-CoV-2. Sempre nella serata di ieri 28 novembre, il Premier francese, Jean Castex, ha annunciato che a breve sarà incaricata una commissione che avrà il compito rivedere e redigere nuovamente l’articolo 24 della legge per la sicurezza. Intanto i poliziotti ritenuti responsabili dell’aggressione a Zecler sono stati fermati e sospesi dai loro incarichi. 

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