Alle Paralimpiadi di Rio 2016 a vincere l‘oro nel tiro con l’arco è Matt stutzman con il solo utilizzo di piede e bocca. Matt ha 31 anni, una moglie e tre splendidi figli; la sua passione per questo sport è nata quando era piccolo, spinto dalla voglia di voler tirare anche lui con l’arco quando andava a caccia con il padre.
Ha vissuto la sua infanzia con serenità e normalità nonostante fosse nato senza le braccia. Le difficoltà incontrate nella sua vita sono state molteplici, ma grazie alla grande forza che gli hanno trasmesso i suoi genitori adottivi è riuscito a credere nel futuro e nella convinzione che niente è impossibile: è, infatti, riuscito a prendere la patente, giocare a basket e a pallavolo. Ma arrivato ad un certo punto della sua vita ha dovuto fare i conti con le ingiustizie, i pregiudizi della gente e per questo ha deciso di allontanarsi da casa. A salvarlo da questo periodo di smarrimento e a fargli riprendere la sua passione per l’arco è stata la moglie Amber e i suoi tre figli.
Deciso a specializzarsi in questo ambito è riuscito a mettere in pratica un metodo da lui stesso inventato: con il piede sinistro sistema la freccia, con quello destro tiene in equilibrio l’arco e tesa la corda, con la bocca attacca la corda ad un anello che si trova dietro la sua schiena.
Ha iniziato a gareggiare nella competizioni con grande successo ottenendo nelle olimpiadi di Londra del 2012 la medaglia d’argento, nel 2015 il Mondiale con la squadra di cui fa parte riuscendo a stabilire il nuovo record da una distanza di 283 metri e infine, non per importanza, la medaglia d’oro nelle olimpiadi di Rio.
Sul suo profilo social si presenta come l’arciere senza braccia (armless archer), quasi a voler dimostrare la sua indifferenza nei riguardi del mondo che lo circonda.