Papa Francesco: nel messaggio all’Onu riunito per parlare del clima, l’invito a non perdere tempo

Ieri, a New York, si è aperto il Summit mondiale Onu sui cambiamenti climatici. Papa Francesco ha raggiunto i partecipanti con un videomessaggio con l'invito all'onestà, al coraggio e alla responsabilità.

Papa Francesco: nel messaggio all’Onu riunito per parlare del clima, l’invito a non perdere tempo

Sono passati quattro anni dall’Accordo di Parigi e il cambiamento climatico resta ancora uno dei “fenomeni più gravi e preoccupanti del nostro tempo” di fronte al quale serve una risposta decisa e collettiva, da parte di tutti, assumendo modelli di consumo sostenibili e “coerenti con la dignità umana“.

Il tema del Videomessaggio, inviato al Summit nella versione sintetica per motivi di ‘tempo’, è molto caro a Francesco, lo stesso dell’Enciclica Laudato si’, occasione per esprimere tutta la sua preoccupazione per il pianeta ai capi di Stato e di governo, alle Ong, agli imprenditori, e a tutti coloro che partecipano al Climate Action Summit 2019 dell’Onu, tenuto a margine dell’Assemblea Generale. 

Siamo ancora in tempo!

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha riferito che i partecipanti dovranno indicare il proprio impegno in vista anche della 25esima Conferenza delle parti fissata per dicembre in Cile. Le dichiarazioni non sono sufficienti, secondo Guterres: è necessario passare a piani concreti d’azione in modo da tagliare le emissioni di gas serra almeno del 45% entro dieci anni com’è stabilito dall’Accordo di Parigi (2015) così da “bloccare nuove centrali a carbone e porre fine ai finanziamenti delle energie fossili“, si legge in vaticannews.va.

Il Papa entra nel vivo dell’impegno profuso dal 2015 ad oggi, facendo nascere qualche interrogativo, secondo Bergoglio l’impegno effettivo degli Stati è “ancora molto ‘fluido’ e lontano dagli obiettivi prefissati“. L’invito, sotto forma di auspicio, ad essere ricordati, un giorno, come l’umanità che all’inizio del XXI secolo, ha saputo assumere le “sue gravi responsabilità“. Siamo in ritardo, ma ancora in tempo perché le soluzioni al degrado ambientale e più ancora umano, etico e sociale, ci sono.

Si tratta di rinnovare i modelli di consumo e di produzione, i processi di educazione e di sensibilizzazione. Il Papa indica una via d’uscita in un “altro tipo di progresso” che si metta “al servizio della persona, della pace e dell’ambiente e misurato sulla ‘dignità umana’“, si legge sempre nel sito del Vaticano. Onestà, coraggio e responsabilità sono le tre qualità morali indicate da Papa Francesco, nella conclusione del videomessaggio, che tutti, in particolare i partecipanti al Climate Action Summit, dovrebbero cercare di fare proprie.

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