Si dice spesso che vi siano dei lavori che molti giovani non vogliono più fare, ma di sicuro non è il caso di quello per il quale un’azienda londinese ha appena avviato una ricerca di personale, sul social professionale Linkedin: qui, infatti, tra i tanti annunci, ne è comparso uno della Meantime Brewing che propone l’assunzione per lavorare solo 3 ore a settimana, remunerati in modo “competitivo”, per…assaggiare le birre!
Meantime Brewing è un noto birrificio di Londra, ubicato nel distretto del Greenwich, e specializzato in famose “bionde” come la London Lager, la London Pale Ale, e la Yakima Red: in vista del lancio di nuovi prodotti, si è deciso di arricchire il proprio parco di esperti, reclutando un nuovo elemento, tramite la piattaforma professionale della Microsoft, Linkedin.
Il fortunato dovrà occuparsi di assaggiare delle birre in vista del lancio, stilando dei report e confrontandosi con i colleghi sul gusto ed il retrogusto riscontrato, in modo da contribuire al consolidamento del brand e, nel contempo, da tracciarne il futuro sviluppo, scoprendo quei sapori in grado di catturare il favore degli utenti, e dei loro palati.
Il lavoro verrà esplicato in sole 3 ore settimanali, di venerdì, e – messo in pratica presso la sede di Greenwich – permetterà di godere di uno stipendo definito “competitivo”, oltre che di diversi benefit correlati con l’ampia produzione aziendale (birre gratis anche nel weekend?).
Ovviamente, essere selezionati non sarà facile. Bisognerà pubblicare un post di 30 parole, su Linkedin, per motivare la scelta dei selezionatori, allegandovi una foto o un video, oltre al corretto hashtag (#pickmemeantime): scartate le candidature non in linea, dopo l’analisi dei vari profili, ne verranno scelti solo 3 per una sfida all’ultimo luppolo, nel corso della quale ci si dovrà dimostrare conoscitori delle bevande alcoliche e, nella fattispecie, delle diverse tipologie di birra (guai a confondere una India Pale Ale con una semplice Pale Ale, o una chocolate malt con una dark malt). A questo punto, siamo sicuri che Homer Simpson avrà già rimpianto d’essere stato solo un cartone animato…