Orsolya Gaal, uccisa, fatta a pezzi e nascosta in un borsone: il killer la conosceva

Spuntano interessanti aggiornamenti sul caso dell'efferato femminicidio di Orsolya Gaal, ritrovata cadavere, fatta a pezzi, in un borsone a qualche isolato dalla sua casa. Il killer, molto probabilmente, la conosceva.

Orsolya Gaal, uccisa, fatta a pezzi e nascosta in un borsone: il killer la conosceva

Un femminicidio, un corpo martoriato, accoltellato per 60 volte, con una ferita da corpo contundente alla testa, infilato in un borsone a abbandonato nei pressi di un parco dove è stato rinvenuto, sabato mattina, su Metropolitan Avenue, nel Queen, da un uomo che stava portando a spasso i suoi cani.

Notando del sangue, il passante si è avvicinato, ha visto il cadavere e ha immediatamente dato l’allarme. Il killer della povera vittima è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre trascinava il borsone per strada,poche ore prima del ritrovamento ma, al momento, il caso è un giallo

Gli ultimi aggiornamenti 

Il passante ha raccontato di aver visto la borsa abbandonata, di averla aperta, facendo il macabro ritrovamento.A quel punto ha chiamato la polizia, in stato di shock. La polizia statunitense ha offerto una ricompensa per chi dovesse avere informazioni utili per risolvere il mistero della donna uccisa a New York. La vittima è la 51enne Orsolya Gaal e il suo caso ha fatto immediatamente il giro del web, divulgato dai media. Si tratta, indubbiamente, di uno dei femminicidi più efferati perchè l’assassino si è accanito barbaramente sul suo corpo, prima infierendo su di lei con sessanta coltellate al busto, alle braccia, al collo.

Poi, come se tutto questo orrore non bastasse, lo ha fatto a pezzi, nascondendolo in un borsone, a pochi isolati dalla casa in cui la donna viveva con la sua famiglia. In queste ore è caccia al killer che, secondo fonti investigative, conosceva la vittima. A riprenderlo, delle telecamere di sorveglianza mentre trascinava il borsone contenente il cadavere di Orsolya, poche ore prima del ritrovamento. Pare che la Gaal abbia detto al figlio 13enne, interrogato e poi rilasciato perchè estraneo ai fatti, che andava al teatro Lincoln Center con gli amici a vedere uno spettacolo. La donna si sarebbe poi seduta da sola in un bar, vicino casa sua, apparentemente in attesa di qualcuno per 40 minuti, prima di rientrare nella mega villa in cui viveva col marito e con i due figli.

E’ a quel punto che il killer sarebbe entrato in casa, attraverso la porta sul retro, dato che non sono stati trovati segni di forzatura sul portone d’ingresso, uccidendola per poi farla a pezzi nello scantinato.  Il New York Post riporta che il killer avrebbe utilizzato il cellulare della sua vittima per inviare al marito della donna un messaggio: “La tua intera famiglia sarà la prossima”. Al momento il caso è avvolto dal mistero ma appare chiaro che vittima e carnefice si conoscevano, anche perchè la crudeltà con cui la donna è stata massacrata porterebbe a pensare a una vendetta. 

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