Il 14enne Breiner David Cucuñame Lopez, che faceva parte della guardia indigena studentesca, schierata per il controllo territoriale nella regione sud-occidentale del Cauca, in Colombia, è stato assassinato venerdì 14 gennaio.
L’unica arma che l’attivista indigeno per la tutela dell’ambiente impugnava era il suo bastone del comando, uno scettro di legno ornato da nastri variopinti, simbolo della “guardia indigena studentesca Kiwe Thegna”, di cui aveva scelto di far parte, con lo scopo di difendere le aree indigene dall’aggressione di altri uomini, armati e pericolosi tra cui gruppi paramilitari, ex guerriglieri, narcotrafficanti.
L’accaduto
L’attacco è avvenuto in una zona rurale del Cauca settentrionale. Qui il giovane Breiner stava accompagnando il padre dopo una giornata di lavoro quando i due si sono imbattuti in un gruppo di uomini pesantemente armati, lanciando subito l’allarme e chiamando sul posto la guardia indigena di pattuglia. Gli ex guerriglieri avrebbero aperto il fuoco, uccidendo prima un adulto, Guillermo Chicame e poi sparando a sangue freddo diversi colpi a Breiner. Nella sparatoria è rimasto ferito anche il capo della riserva, Fabián Camayo.
Secondo la polizia colombiana il responsabile dell’assassinio di Breiner è “Alias el Indio“, dissidente del dissolto movimento guerrigliero Farc e oggi leader della “colonna Jaime Martínez”. La tragica notizia è stata data da Eduin Mauricio Capaz, coordinatore dei diritti umani di Acin, attraverso il suo account Twitter. L’anno scorso l’attivista 12enne Francisco Vera ha ricevuto una serie di minacce di morte per i suoi discorsi pubblici contro la distruzione dell’ambiente.
Breiner David Cucamañe López è il primo ambientalista massacrato nel 2022. L’anno scorso sono stati 145 secondo la Defensoria del Pueblo, organismo pubblico incaricato del monitoraggio, i leader sociali assassinati nel Paese. L’Ong Indepaz parla di oltre 170 persone uccise e, da gennaio, ha conteggiato altri tre attivisti trucidati. La lenta applicazione dell’accordo di pace del 26 novembre 2016, ha consentito il proliferare di bande armate dedite solo al saccheggio e al narcotraffico. Una di queste, le cosiddette “Farc dissidenti”, fazione della guerriglia che non ha accettato l’intesa, ha sparato su Breiner David.