In 14 anni di attività, il carcere di massima sicurezza di Guantanamo, ne ha viste di facce; precisamente più di 800 persone sono state rinchiuse nella base navale sull’isola di Cuba. La cosa che in pochi sanno, però, è che per i primi detenuti (si parla di quasi 500 persone) ospiti del carcere nel 2006, soltanto per una decina di loro era stato davvero formalizzato un capo d’imputazione con conseguente rinvio a giudizio.
In molti hanno cercato di documentare le condizioni dei detenuti ‘ospiti’ di Guantanamo ma quasi nessuno è riuscito a far trapelare la verità, alimentando ancora di più l’aria di segretezza e di mistero che esiste intorno a quello che molti hanno definito ‘l’ultimo campo di concentramento‘ di cui il mondo è a conoscenza ma del quale nessuno si preoccupa, ad eccezione di Amnesty International e di pochi altri comitati.
Per uscire da questo alone di mistero, sono stati fatti anche alcuni documentari sponsorizzati dal governo americano nei quali vengono intervistati dei detenuti della base incriminata e si possono osservare i luoghi di prigionia. Obama allora ha deciso che è ora di smantellare quella che è diventata quasi un’istituzione, quasi al pari dell’Area 51, annunciando ieri nel discorso al Congresso, dove spiega le azioni che farà fino a fine mandato, che ha intenzione di chiudere una volta per tutte il carcere di massima sicurezza situato all’interno della base militare di Guantanamo.
Il Presidente Obama ha giustificato tale scelta dicendo che il carcere di Guantanamo non fa altro che alimentare la propaganda degli estremisti, oltre ad essere una vera sanguisuga di risorse: i detenuti che vi sono ancora rinchiusi, 91, costano all’america 450 milioni di dollari l’anno, quasi 4 milioni a detenuto.
Obama ha ricordato nel suo discorso che anche lo stesso Bush, alla fine del suo mandato, aveva cercato di chiudere il carcere da lui istituito, ma non ci era riuscito. Ora l’onere è passato all’attuale presidente, Barack Obama che, a quanto pare, vuole chiudere in bellezza il suo mandato.